Il grande tennis attualmente in corso di svolgimento nella capitale USA comprende anche il versante femminile e tra la sera e la notte italiana sono andati in scena i restanti primi turni del Citi Open. Partiamo dalla fine, con la convincente vittoria di Emma Raducanu, 6-4 6-2, sulla n.216 Louisa Chirico. “Sicuramente è davvero bello ottenere una vittoria qui a Washington”, ha detto Raducanu nella sua conferenza stampa post-partita. “Dopo non aver giocato per un po’ dopo Wimbledon o molte partite quest’anno, penso che sia davvero una bella sensazione andare avanti nel tabellone. Giocare al primo turno è sempre piuttosto impegnativo. Poi quando non sei così tanto in forma, non è detto che le piccole cose vadano necessariamente bene. È importante mantenere la calma”. E lei in questo caso ci è riuscita alla grande, raggiungendo il secondo turno dove affronterà Camila Osorio. Ricordiamo che Emma sta disputando il primo torneo col nuovo allenatore Tursunov.
Il tabellone completo del WTA 250 di Washington
È stata proprio la colombiana Osorio a far registrare una delle vittorie più significative di giornata, e non tanto perché ha interrotto la striscia di cinque sconfitte consecutive che si portava dietro dal Roland Garros, ma perché dall’altra parte della rete si è trovata davanti Sofia Kenin. La campionessa dell’Australian Open 2020 – lontana dai campi per svariati infortuni, il più recente alla caviglia destra – ha giocato grazie ad una wild card il suo primo match ufficiale da Indian Wells ed è andata discretamente bene; Osorio si è importa 7-6(2) 6-1. Kenin ha lottato nel primo set, risalendo da 5-2 sotto e portandosi fino al 6 pari, ma la colombiana n.67 si è riorganizzata per vincere il tiebreak e da lì ha preso il largo nel secondo set.
“Ho sentito più pressione dall’esterno”, aveva detto Kenin qualche giorno fa, ai microfoni WTA, parlando del suo status di campionessa Slam. “Ho cercato di fare il massimo, ma ovviamente alcuni nervi hanno avuto la meglio su di me. Dovevamo aspettarcelo ma alcune persone mi hanno detto che è normale dopo uno Slam, una finale, avere più pressione. Io ho messo più pressione su me stessa perché mi sentivo come se dovessi riuscirci ogni volta. Non è realistico a meno che tu non sia Novak [Djokovic] o Rafa [Nadal]. O anche Serena [Williams]”.
“Ovviamente io credevo di poter [vincere uno Slam], ma ci vuole così tanto lavoro, così tanto impegno e così tante emozioni”, ha spiegato Kenin. “Ovviamente lo volevo e quello era il mio obiettivo, il mio sogno. Una volta che l’ho raggiunto, la cosa mi ha colpito molto. Ero semplicemente sotto shock. Non riuscivo a credere a quello che era successo”. “Oh, adesso il titolo in Australia sembra esser successo secoli fa“.
Ha rispettato il pronostico la testa di serie n.4 Victoria Azarenka battendo 6-4 6-0 l’ucraina Dayana Yastremska; per la bielorussa si tratta del debutto assoluto nel torneo di Washington e al 2° turno affronterà Martincova. Ottima prestazione anche per Ajla Tomljanovic che ha battuto Sloane Stephens 6-1 6-4, per la prima volta al settimo faccia a faccia tra le due. “Il match era diventato un po’ complicato alla fine”, ha detto Tomljanovic. “Ho sicuramente pensato al fatto di non averla battuta finora e di esserci andata vicina alcune volte, quindi mi sono innervosita e ho giocato alcuni game distrattamente, ma sono molto contenta di averla chiusa alla fine”. Encomiabile anche l’ex top 10 Andrea Petkovic, attuale numero 68 del mondo, che in apertura di programma ha superato con un doppio 6-2 la teenager Clara Tauson, una ventina di posizioni più in alto di lei in classifica.