L’Oltrepo Pavese, fino agli anni Novanta e all’esercito di leva terra di reclutamento alpino, si prepara alla pacifica “invasione” delle penne nere. Da lunedì 18, con l’arrivo a Varzi di oltre cento militari del nono reggimento (di stanza all’Aquila), fino a venerdì 22, con le dimostrazioni sul campo a Rovescala, è in programma una serie di eventi che avranno il clou mercoledì, con il raduno ai 1500 metri di Capannette di Pej, dove sono attese le delegazioni Ana delle quattro province (Pavia, Piacenza, Alessandria, Genova) e centinaia di iscritti insieme ai familiari. Non mancheranno le marce, zaino (rigorosamente alpino) in spalla, sui monti Lesima, Chiappo, Penice, nè la partecipazione del coro Italo Timallo; l’esibizione della fanfara della brigata Taurinense (storico reparto della ritirata di Russia) chiuderà di fatto e idealmente le celebrazioni.
L’occasione è un duplice anniversario: il 150esimo del corpo, nato nel 1872 da un’idea del capitano Perrucchetti e il 100esimo della sezione Ana di Pavia. «Dobbiamo risalire al marzo 1922 e all’iniziativa di 4-5 soci fondatori – spiega l’attuale presidente, il bronese Gianni Varesi – Stiamo celebrando il centenario con la mostra fotografica itinerante, che ha già fatto tappa a Voghera, Stradella e dal Brallo si sposterà a Rovescala per l’evento del 23. Inoltre è in preparazione un libro, a cura di Tullio Scolè e Carlo Gatti, che ripercorre le vicende dell’Ana provinciale».
Tanti i pavesi che hanno indossato l’uniforme e il classico cappello da alpino, tanti anche i caduti nelle due guerre mondiali. Il corpo, concepito per la difesa dei confini montani, ma spesso e volentieri utilizzato in contesti bellici ben diversi (basti pensare alla campagnia di Russia del 1941-43), fino alle missioni di pace, in virtù della sua coesione e duttilità, ha sviluppato nel tempo un fortissimo spirito di appartenenza, che ne fa un “unicum” nella storia e nelle tradizioni delle forze armate italiane, con gli alpini che sono sopravvissuti alla metamorfosi ormai ineluttabile da esercito di leva a esercito professionale su base volontaria. Oggi gli iscritti all’Ana pavese sono milletrecento, un’organizzazione ben radicata sul territorio che sta allestendo la “Settimana alpina” in Oltrepo con l’entusiasmo e la passione di sempre, lontanissimi dalla vicenda delle molestie che ha macchiato l’adunata nazionale di Rimini. —