UDINE. Una telefonata per definire la cessione di Nahuel Molina all’Atletico Madrid e il ritorno di Nehuen Perez a Udine, e una per trattare con il Flamengo che ha già l’accordo con Walace.
Così, venerdì 15 luglio, Gino Pozzo ha fatto decollare il mercato dell’Udinese, senza prendere neanche un aereo, ma alzando il telefono per condurre in prima persona due operazioni che stavano ristagnando da tempo in un pericoloso impasse. In entrambi i casi nulla è ancora definito, ma se venerdì la stampa spagnola ha strombazzato l’imminente arrivo di Molina alla corte del Cholo Simeone, è perché Udinese e Atletico si sono sostanzialmente accordate su quanto si erano velatamente prefisse da tempo, uscendo allo scoperto e parlandosi chiaro, rinunciando a stuzzicarsi.
E qui, per capire la svolta arrivata al termine della chiacchierata tra Gino Pozzo e l’amministratore delegato dell'Atletico Migel Angel Gil, è bene ripercorrere alcune tappe partendo da inizio giugno, quando i colchoneros sembravano interessati all’esterno argentino, salvo poi ritirarsi da quell'asta virtuale che si era creata.
I biancorossi, infatti, avevano ritenuto troppo esoso e fuori portata il prezzo del cartellino, quei 30 milioni richiesti per il 24enne di Embalse, che di fatto avevano fatto scappare anche l’Arsenal, agevolando così la Juventus che infatti ha provato a giocare al ribasso senza tuttavia mai neanche avvicinarsi a quota 20 milioni, proponendo in più alcune contropartite tecniche ritenute non interessanti dall’Udinese.
All’apparente disinteresse per Molina, poi, l’Atletico aveva fatto seguire il ritorno a Madrid di Nehuen Perez, il 22enne difensore argentino che lo scorso anno era stato spedito in prestito in Friuli, con opzione biennale, nell’ambito dell’operazione De Paul. Era stata proprio la decisione di non rinnovare il prestito di Perez a mandare su tutte le furie Gino Pozzo, che non a caso ieri ha giocato duro, mettendo sul tavolo della trattativa la richiesta del cartellino del difensore argentino.
Così facendo, l’Udinese ha abbassato il prezzo di Molina che l’Atletico ora è disposto a prendersi per una ventina di milioni, più il cartellino di Perez. È su questa intesa che i due club si sono quindi trovati ieri, mentre per la definizione bisognerà attendere, aspettandosi una chiusura dell’operazione con un prestito basato sull’obbligo di riscatto fissato a 15 milioni, formula gradita agli spagnoli che devono alleggerire il monte ingaggi.
Ma Gino Pozzo ha parlato anche con il Flamengo per definire la cessione di Walace, già offerto a Spezia e Napoli. L’Udinese chiede 10 milioni, mentre il Flamengo ne ha offerti 6 finora per il 70% del cartellino, forte anche dell’accordo già raggiunto col giocatore a cui è stato proposto un contratto di cinque anni. L’agente Rogerio Braun arriverà lunedì a Udine e ne offrirà 8 alla dirigenza friulana per chiudere la trattativa.