Delusione ed amarezza e non poteva essere altrimenti dopo una partita così. Dopo un primo tempo offensivamente privo della consueta brillantezza ma comunque solido difensivamente è seguita una ripresa catastrofica per i colori azzurri.
La Spagna è tornata dal riposo con il coltello tra i denti, capendo che o iniziava a mettere le mani addosso oppure in finale sarebbe andata l’Italia.
E le ragazze di Mazzon non ci hanno capito più nulla, prima forzando tanti tiri allo scadere con le spagnole alle calcagna in ogni occasione, poi perdendo palloni che le Furie rosse hanno tramutato in transizioni piazzando un parziale clamoroso di 34 a 4.
Chi ha una certa esperienza sa che, soprattutto nelle categorie giovanili, può capitare di fare la fine di certi flipper degli anni 80…..quando andavano in Tilt era partita persa…..E così è stato anche per le ragazze dell’Italbasket che hanno mostrato limiti tecnici che le iberiche hanno amplificato.
Panzera in play continuamente attenzionata, così si dice adesso, con aiuti e raddoppi che l’hanno fatta andare fuori giri, praticamente nessuna delle esterne capace di battere l’avversaria dal palleggio per trovare una soluzione ad alta percentuale. Le ali forti offensivamente pericolose solo fronte a canestro ma non abituate a difese che si chiudono velocemente sulle loro scorribande.
Lunghe di posizione con zero gioco spalle a canestro e gioco in post basso nullo, almeno oggi, anche da parte delle esterne come la stessa Panzera o Allievi abituate a farlo anche qui a Sopron ad esempio contro il Belgio. Poi, poca incisività quando lo scontro si è fatto fisico, situazione mai affrontata prima qui in Ungheria causa avversarie troppo morbide.
L’oro quindi è sfumato e forse è giusto così. Domani però bisogna compattarsi e serrare le fila, la medaglia di bronzo non può sfuggire alle azzurrine contro la Francia, non certo irresistibile ma cresciuta durante il torneo. Servirà però una partita diversa, ad esempio aiuterebbe fare canestro, cosa che ogni tanto ci scordiamo essere lo scopo del gioco.
Con il 36% da 2 e il 14% da tre non vinci manco il trofeo estivo dell’oratorio, figuriamoci una semifinale europea. Problema che arriva da lontano, con le ragazze bombardate di tattica fin dalla prima adolescenza con poco lavoro individuale e pochi, pochissimi anzi zero incentivi da parte dello staff nel provare qualche soluzione individuale.
Risultato ed istantanea della situazione? Sul meno 15 a 4 minuti dalla fine, gioco rimasticato con passaggi senza mai attaccare il ferro, consumando tutti i 24 secondi con nessuna che aveva la forza mentale e lo spessore tecnico per prendere in mano la situazione. Mi fermo qua, che sull’argomento si potrebbe scrivere un poema.
IRENE GUARISE 5,5: continua ad essere piuttosto timida e contro la pressione delle piccole iberiche perde qualche palla di troppo
VITTORIA ALLIEVI 6: non gioca male in assoluto ma in certi frangenti sembra una esordiente alle prime armi e non una ormai veterana della Serie A con 2 stagioni da titolare all’attivo
GIULIA NATALI 6: la migliore insieme a Gilli nel primo tempo, affonda nel secondo non mettendola mai da fuori. Se andate a rileggere cosa scrissi qualche giorno fa…purtroppo son stato cattivo profeta, avevo detto che il suo tiro da fuori si sarebbe rivelato necessario..
VITTORIA BLASIGH 6: pochissimo impatto sulla partita, merito anche della difesa spagnola che la mette nel sacco una paio di volte.
SARA RONCHI 5,5: non messa nelle condizioni di incidere, può fare poco.
MARTA PELLEGRINI 5: messa dentro per trovare punti disperatamente, Mazzon ottiene in cambio soltanto errori al tiro.
CATERINA GILLI 6: nel primo tempo sembra poter mettere in difficoltà le avversarie con i suoi movimenti sincopati, subisce anche falli e si conferma perno del reparto lunghe. Poi anche lei sparisce dal parquet come le altre.
ILARIA PANZERA 4,5: stavolta stecca e di brutto anche, dando ragione a chi sostiene non sia giocatrice di alto profilo poiché quando il livello si alza lei scompare. La sua carriera direbbe altro in verità, ma oggi hanno ragione i detrattori. Non ci ha capito nulla nella ripresa ed è andata in confusione….certo, se avesse potuto giocare da point forward magari con Matilde Villa in play sarebbe stata tutt’altra musica. Ma coi se e coi ma….
CATERINA LOGOH 6: anche stasera poteva giocare di più, perlomeno aveva energia da vendere in corpo…..
SOFIA VARALDI 5,5: qualche cosa buona come le stoppate ma anche quell’incredibile appoggio sbagliato da sola, che siamo sicuri non la farà dormire serena stanotte.
SILVIA COLOGNESI 6,5: la meno farfallona là sotto, commette qualche errore certo e non è aiutata dall’arbitraggio ma nel complesso più che sufficiente.
ASHLEY EGWOH 5: niente da fare, nemmeno oggi è riuscita a giocare al suo livello, che non è questo che ha fatto vedere in questi Europei. Lo vedrete il prossimo anno a Faenza, dove se sbaglierà canestri come quello di stasera mi sa tanto che sventolerà asciugamani a lungo
MAZZON ANDREA 4,5: primo tempo in cui tutto stava filando come da game plan. poi però non ha fatto una mossa per arginare il parziale spagnolo. Zero zona, zero quintetti piccoli tanto per fare esempi, ma non si è vista nemmeno una reazione nervosa e lui non ha fatto nulla per indurla.
Cristiano Garbin
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L'articolo Eurobasket 2022 U20F Semifinale: l’Italia va in tilt nel 2 tempo e la Spagna va in finale, domani in campo per il bronzo proviene da All-Around.