Gazzani, sindaco e vicepresidente della Provincia: «Delusione e sconcerto». «Sosterremo senza indugio le azioni che vorranno proporre gli altri municipi»
MANTOVA. «Delusione e sconcerto» sono le prime parole del sindaco di Castelbelforte, Massimiliano Gazzani, non appena ha appreso della notizia dell’approvazione della discarica di car fluff (cioè dei residui della demolizione delle automobili) da parte della commissione Via della Regione Veneto. Una discarica che verrà realizzata a ridosso del confine est del territorio di Castelbelforte ma nel territorio del comune veronese di Sorgà.
«Con forte rammarico prendiamo atto che le innumerevoli, dettagliate osservazioni dei nostri territori mantovani e dell’amministrazione provinciale di Mantova non sono state nemmeno prese in considerazione» sottolinea Gazzani che parla anche come vicepresidente della Provincia di Mantova. «Stride e lascia perplessi – aggiunge Gazzani – l’insensibilità rispetto a dettagliate argomentazioni rispetto ai rischi di inquinamento ambientale e, soprattutto, la mancata analisi dei rischi che potranno riverberarsi sui problemi indotti alla salute delle popolazioni contermini alla insensata discarica. Sosterremo senza indugio i ricorsi legali che l’amministrazione comunale di Sorgà vorrà intraprendere sia al Tar del Veneto che, all’occorrenza, al Consiglio di Stato».
Non è da meno la reazione dell’amministrazione comunale di San Giorgio Bigarello, per bocca del vicesindaco Barbara Chilesi. «La decisione del Comitato tecnico della Regione Veneto ci ha lasciato senza parole. Fino alla settimana scorsa nessuno si era nemmeno recato sul luogo per vedere dove sarebbe stata ubicata la discarica, le vie di collegamento e l’impatto reale che avrebbe avuto sul territorio che, ricordiamolo, è a prevalente vocazione agricola. Inoltre ci sembra quantomeno assurdo che una discarica situata a meno di un chilometro dalla Lombardia, che impatta dal punto di vista del traffico e delle emissioni essenzialmente sui nostri comuni mantovani, debba essere autorizzata solamente da un’altra Regione, con regole e procedure totalmente diverse dalle nostre e sicuramente meno puntuali e scrupolose». A conferma di ciò il parere negativo della Provincia di Mantova «che riteneva l’iter autorizzativo addirittura improcedibile».
Anche il Comune di San Giorgio Bigarello è pronto a ricorrere nelle sedi opportune. «Sappiamo bene che queste discariche sono necessarie – conclude Chilesi – anche se altre nazioni hanno ormai messo a punto metodi del tutto nuovi e diverse per smaltire il car fluff, sicuramente meno impattanti per i territori, ma ubicarle in zone che sono vocate a tutt’altro, con vie di collegamento inadeguate e con un rischio per la qualità dei terreni importante non ci sembra una scelta tollerabile».
E sul problema è intervenuta anche la consigliera regionale del Pd Veneto, Anna Maria Bigon. «Il via libera della Commissione di valutazione di impatto ambientale della Regione Veneto alla discarica di car fluff a Sorgà è l’emblema di una linea politica, che sul fronte ambientale, passa sopra, come un caterpillar, su ogni grido d’allarme dei territori. Parole, concetti come sostenibilità e ascolto sono banditi in nome di logiche totalmente avulse dalla realtà: altro che transizione ecologica».
Secondo Bigon «la Regione Veneto ha certo la colpa di non aver voluto dare ascolto alle osservazioni di Enti locali, province di Mantova e Verona, associazioni di categoria e comitati di cittadini».