I carabinieri stanno cercando di ricostruire la storia: tra i due ci sarebbero già stati conflitti forse per una vendetta
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Sorpresa in casa, legata e imbavagliata. Una donna di origini marocchine è stata tratta in salvo venerdì notte dai carabinieri di Castiglione dopo che alcuni vicini avevano sentito i lamenti provenire dal suo appartamento. Rapidissime le indagini che tre giorni dopo hanno portato all’arresto del responsabile, un connazionale ventisettenne, fermato nella sua abitazione e posto in arresto per sequestro di persona, lesioni personali e violazione di domicilio.
I contorni della storia sono ancora sfocati e sono tuttora oggetto di indagine. Di certo, da quello che i carabinieri hanno capito, tra i due non c’è una relazione sentimentale e non sono parenti. Però si conoscono e tra i due ci sono dissidi da tempo. Ancora non si sa perché, probabilmente un regolamento di conti, uno sgarro legato a qualche traffico commerciale oppure una vendetta che riguarda le famiglie di origine.
La vittima, che non ha riportato ferite, ha rilasciato alcune dichiarazioni, ma non avrebbe fornito tutti i dettagli della storia.
Di certo c’è solo la cronaca dei fatti: nella tarda serata del 28 maggio, il ventisettenne raggiunge il condominio in una via accanto ai Cinque Continenti, dove la donna vive da sola. Munito di un cacciavite o di qualche altro attrezzo, in qualche modo, riesce a scassinare una finestra e ad entrare.
La donna è sola in casa, si sta preparando per andare a dormire e viene sorpresa dall’aggressore. Tra i due - è immaginabile pensare - scoppia la lite. Come si diceva, si conoscono e ci sono già stati conflitti in precedenza. C’è una colluttazione, la situazione degenera rapidamente e lui le lega polsi e caviglie e la imbavaglia. Lei riporta alcune lesioni, ma non c’è violenza sessuale.
È quasi mezzanotte e i vicini di pianerottolo sentono mugolii, lamenti sommessi arrivare dall’appartamento accanto.
Si spaventano e chiamano subito i carabinieri, non potendo entrare nell’alloggio. Una pattuglia della Stazione si precipita sul posto. I carabinieri riescono ad aprire la porta e, stesa a terra, trovano la donna, completamente legata e imbavagliata, oltre che terrorizzata. L’uomo è già fuggito.
Per fortuna non è trascorsa più di un’ora da quando la vittima è stata aggredita e immobilizzata, perché una persona imbavagliata può anche perdere i sensi e morire se non riesce a respirare a sufficienza. Viene chiamato il 118, in pochi minuti arriva un’ambulanza e la donna viene portata all’ospedale. Per fortuna non ha niente di grave: qualche contusione e un forte stato di shock. Ma qualcosa riesce a dire.
I carabinieri della Stazione di Castiglione e del Nucleo Operativo si mettono sulle tracce dell’aggressore. Lo troveranno tre giorni dopo, il primo giugno, nella sua abitazione di Castiglione, dalla quale probabilmente per qualche giorno aveva cercato di tenersi lontano. L’uomo è stato ammanettato e, con il via libera della procura di Mantova, portato nel carcere cittadino di via Poma. Dovrà rispondere di reati molto pesanti: sequestro di persona, lesioni personali e violazione di domicilio.