Aleksander Aamodt Kilde conquista la sua prima vittoria in carriera sulla Streif. Il norvegese firma il successo nella prima delle due discese in programma a Kitzbuehel e fa anche un balzo decisivo in testa alla classifica di specialità. Una prova davvero eccezionale quella di Kilde, che ha fatto la differenza soprattutto nella stradina nella parte alta, dove ha toccato anche il secondo di vantaggio rispetto agli avversari. Si tratta della dodicesima affermazione in Coppa del Mondo, la terza in stagione in discesa dopo Beaver Creek e Wengen.
Si conferma ancora una volta sul podio (il quarto dei nove in carriera) il veterano francese Johan Clarey, secondo a 42 centesimi dal vincitore. Il transalpino, che aveva chiuso nella stessa posizione anche nel 2021, ha preceduto l’austriaco Matthias Mayer, giunto terzo al traguardo con 67 centesimi di ritardo da Kilde.
Non sorprende ormai più Marco Odermatt. Il fenomeno svizzero, dopo i grandi risultati di Bormio e Wengen, fa benissimo anche a Kitzbuehel, chiudendo al quarto posto a 78 centesimi dalla vetta. Buona gara anche per il canadese James Crawford +1.02), che ha preceduto l’americano Travis Ganong (+1.06) e gli svizzeri Beat Feuz (+1.14) e Niels Hintermann (+1.19). A completare la Top-10 ci sono l’austriaco Daniel Hemetsberger (+1.26) e l’americano Bryce Bennett (+1.33).
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Il migliore degli azzurri è stato Matteo Marsaglia, che ha chiuso a ridosso dei primi dieci ad 1.33 da Kilde. Una gara deludente per l’Italia, soprattutto dopo i risultati delle prove cronometrate. Christof Innerhofer ha accusato un ritardo di 1.70, ancora più dietro Mattia Casse (+2.18) ed un irriconoscibile Dominik Paris (+2.22).
Una gara bruttissima, forse la peggiore della carriera sulla Streif per l’altoatesino, che ora vede allontanarsi di molto la vetta della classifica di Coppa del Mondo di discesa. Kilde comanda con 405 punti contro i 362 di Mayer e i 341 di Feuz. Paris è solamente quinto a 82 punti di ritardo dal norvegese.
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