Dall’authority è arrivato il via libera all’Opa che fa dunque un passo avanti
CIVIDALE. L’antitrust ha dato il via libera all’Opa di Sparkasse su Civibank. L’autorità di tutela della concorrenza, riunita il 18 gennaio, ha deciso di non avviare un’istruttoria sull’operazione, ritenendo evidentemente non esserci i presupposti di un possibile superamento della quota di mercato da parte di Sparkasse nel caso in cui l’offerta pubblica d’acquisto dovesse andare a buon fine.
Si avvera così la condizione dell’Antitrust inclusa tra quelle essenziali per il buon fine dell’Opa. Un nuovo passo verso la pubblicazione del documento di offerta che, ricorda Sparkasse nel comunicato diffuso ieri, potrà avvenire “solo dopo l’ottenimento delle autorizzazioni preventive richieste dalla normativa applicabile”.
Nessun commento dai vertici dell’istituto di credito friulano, ultima banca di territorio della regione. Il “verdetto” dell’Antitrust «non era un tema di particolare preoccupazione» si è limitata a commentare la presidente Michela Del Piero, che sull’Opa non si è ancora pronunciata in ossequio al basso profilo comunicativo imposto da Consob.
Trincerati nel silenzio sono anche i maggiori azionisti. Un silenzio tuttavia eloquente, dal quale traspare, confermato da fondi vicine a questi ultimi, un giudizio negativo sull’entità dell’offerta per azione, pari a 6,5 euro. Inadeguata. Detto altrimenti: insufficiente.
Il consiglio di amministrazione della banca friulana si riunirà lunedì e alla seduta prenderanno parte anche il presidente e l’amministratore delegato di Sparkasse, Gerhard Brandstatter e Nicola Calabrò, che nell’occasione dovrebbero illustrare al board i loro progetti per il futuro percorso comune.
La scalata di Sparkasse a Civibank, istituto del quale la banca di Bolzano detiene già il 17%, è iniziata ricordiamolo lo scorso mese di dicembre quando il board presieduto Brandstatter ha deliberato all’unanimità di procedere alla richiesta dell’autorizzazione per l’assunzione di una partecipazione di controllo in Banca di Cividale Spa e lanciare un’offerta pubblica di acquisto totalitaria per contanti delle azioni Civibank e dei warrant detenuti da coloro che erano azionisti prima dell’ultimo aumento di capitale. Prezzo di offerta: 6,50 euro per azione e di 0,1575 euro per warrant. Un prezzo che incorpora un premio del 22,64% rispetto alle quotazioni del periodo decorrente dal 15 ottobre 2021 al 3 dicembre 2021 su Hi-Mtf e del 21,02% rispetto alla media dei prezzi degli ultimi 12 mesi su Hi-Mtf.
La valorizzazione proposta da Sparkasse però non sembra aver convinto i maggiori azionisti, che punterebbero ad alzare l’asticella, applicando al valore dell’azione un multiplo sul patrimonio netto pari a quello che Sparkasse usa per se stessa e che porterebbe il valore dell’azione fino a 7,15 euro. Per ora sono solo ipotesi che non troveranno conferma prima del termine dell’iter autorizzativo di Sparkasse e della posizione ufficiale del board guidato da Michela Del Piero. Sempre che nel frattempo alla finestra non si affacci qualche altro istituto (Bper?) interessato a metter le mani su Civibank.