CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. L'ultimo saluto a Luciano Caine sarà domani mattina alle 9 nel Duomo, con partenza dalla camera mortuaria dell'ospedale di Desenzano del Garda.
Qui, infatti, è scomparso Caine, ex dirigente della storia azienda chimica castiglionese Marchon, una delle ditte più conosciute e note del territorio, responsabile, con altri grandi nomi, del boom economico castiglionese.
Luciano Caine era nato nel 1932 a Lecco e, come molte persone della prima classe dirigente industriale di quegli anni pionieristici, era arrivato a Castiglione dopo la laurea e per via delle possibilità di lavoro che si erano aperte sul territorio grazie alla "zona depressa" che portò qui industrie e grandi gruppi internazionali.
«Si era laureato in Chimica a Pavia - ricorda Franco Toninelli, collega di Caine - ed era arrivato a Castiglione per lavorare alla Marchon. Da quel momento, fino alla sua pensione, negli anni '90, ha sempre lavorato nella stessa azienda. Prima in laboratorio, per terminare la sua formazione chimica, e poi come responsabile del settore export, delle vendite con relazioni importanti con tutti i grandi gruppi con cui, all'epoca, si collaborava».
«Era una persona distinta, pacata. Era un gentiluomo stile inglese, anche nei toni, nel vestire e nel presentarsi. Non l'ho mai sentito, in tanti anni, alzare una volta la voce con nessuno» ricorda Giuliano Cremonesi, ex collega di lavoro.
Terminato il lavoro, Caine si è dedicato, anima e corpo, anche con l'ausilio della moglie, al Centro Anziani Evandro Caravaggio.
Da uomo curioso e appassionato di cultura, ha realizzato molte occasioni di incontro con conferenze, dibattiti, presentazioni di libri e l'organizzazione dell'università della Terza Età. Sotto la sua guida, il centro è cresciuto ed è diventato un punto di riferimento per il paese e non solo per le molte persone che lo frequentano. l.c.