MANTOVA. «Vivo di musica, faccio il lavoro più bello del mondo». È una dichiarazione d’amore per il canto quella che Eleonora Buratto ha pronunciato oggi davanti al pubblico nel foyer del Sociale. Il soprano, che venerdì 21 gennaio (alle 20.45) si esibirà con l’Orchestra da Camera di Mantova, diretti da Sesto Quatrini, sul palco del Massimo, è stata protagonista di ParoleNote.
Con lei il musicologo e critico musicale Angelo Foletto.
Foletto ha introdotto l’incontro proprio ricordando la straordinarietà del programma di questa sera, che prevede alcune tra le arie più note e amate del teatro musicale, con pagine di Mozart, Verdi, Puccini e Mascagni. «E’ un programma anomalo per la stagione di Tempo d’Orchestra - ha spiegato Foletto - Ciò che ascolterete appartiene alla tradizione concertistica italiana, ma soprattutto radiofonica». Il critico ha ricordato i concerti (in radio) “Martini e Rossi”, in cui le romanze si alternavano a interludi d’opera: vi debuttarono le stelle d’allora, da Beniamino Gigli a Maria Callas. In quei concerti i protagonisti solitamente erano due. Venerdì sera in scena ci sarà soltanto Buratto. E la scelta delle arie non è certo casuale: «Ho scelto arie che ho già interpretato a teatro - racconta la cantante - altre che farò e altre per le quali ancora non ho deciso. Ma esiste un percorso, che comincia con la contessa di Almaviva delle Nozze di Figaro, un ruolo al quale sono molto legata perché l’ho affrontato in un momento di transizione verso un cambio di repertorio e di vita personale». Il soprano, incalzata da Foletto, ha anche raccontato del lavoro di preparazione: «Considero i cantanti come atleti. Non si fa una gara senza allenamento. Bisogna vocalizzare, anche a casa, e studiare. Perché poi l’opera la devi sostenere tutta, per intero. E serve la pratica: sul palcoscenico è tutto diverso». Un pragmatismo che nasce dall’educazione ricevuta in famiglia («per ottenere i risultati occorre sacrificio»), e dall’amore per la musica: «Vivo di musica, sono fortunata. E’ mio dovere rispettarla».
Dopo un intermezzo musicale con “Un bel dì vedremo” dalla Madama Butterfy, Foletto ha ricordato l’Aida, in forma di concerto, di quest’estate all’Arena: «Mi ero programmata di fare Aida dopo il 2024, ma me l’ha chiesto Muti, che sa rispettare le voci e gli equilibri. Mi sono fidata e ho accettato». Star richiesta dai più grandi teatri al mondo, ammette di emozionarsi sempre, su tutti i palcoscenici. A fare la differenza sono i debutti, perché poi quando si padroneggia il ruolo «parte il divertimento».
Il Metropolitan? «Quando sono salita sul palco - ha ricordato - ho pensato che li ci sarebbe stata tutta Sustinente».
I biglietti sono in prevendita online su ocmantova.vivaticket.it, alla biglietteria di Oficina OCM in piazza Sordello 12 (ore 10-13 e 15-18; T. 0376 360476) e in teatro dalle 19.45. Necessari Green pass rafforzato e mascherina Ffp2.
