Gli articoli del decreto del Presidente della repubblica sono 15. Poche pagine per mettere al riparo oltre 97 milioni di utenze telefoniche dal telemarketing selvaggio. Entro e non oltre il 31 luglio 2022. Lo stabilisce lo schema di decreto che riforma il Registro delle Opposizioni è pronto. Manca solo il via libera del consiglio dei ministri. È atteso a giorni, forse a ore. Con un ritardo di quattro anni, infatti, il governo deve approvare il regolamento di attuazione della legge contro le chiamate commerciali moleste, approvata a dicembre del 2017, grazie alla campagna de Il Tirreno: con 122mila firme raccolte nel 2016, il nostro giornale ottenne di aprire il Registro delle opposizioni anche ai cellulari e ai numeri fissi riservati.
Fino alla riforma sollecitata dal Tirreno, infatti, solo i numeri pubblicati negli elenchi telefonici potevano essere inseriti nel Registro delle opposizioni. L’iscrizione ufficializza il divieto di essere contattati da call center era possibile per circa 13 milioni di numeri di telefono fissi. In concreto a novembre 2021 risultavano iscritti al Registro poco più di un milione e mezzo di utenze.
Non appena sarà approvato il regolamento di attuazione dal consiglio dei ministri, potrà essere firmato dal presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo dpr che cancella quello del 2010 che istituiva l’attuale Registro delle opposizioni.
Lo schema del nuovo dpr che Il Tirreno può illustrare in anteprima prevede (fra l’altro):
STOP ALLE CHIAMATE E ALLA POSTA COMMERCIALE
Il regolamento disciplina il (nuovo) Registro pubblico delle Opposizioni per il trattamento dei numeri di telefono fissi e mobili e degli indirizzi postali.
Il divieto di contatto, senza il consenso esplicito dell’utente, riguarda sia le telefonate da call center «effettuate con qualunque mezzo, sia tramite operatore, mediante sistemi automatizzati di chiamata o chiamate senza l’intervento di un operatore (le robocall o telefonate pre-registrate, ndr) oppure tramite posta cartacea».
È vietato l’invio di «materiale pubblicitario o di vendita diretta» o il contatto «per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale», ad eccezione delle telefonate effettuate per fini statistici dagli enti appartenenti al Sistema statistico nazionale (ad esempio l’Istat).
REGISTRO DELLE OPPOSIZIONI
Il nuovo registro delle Opposizioni è istituito in base alla legge 5 del 2018 ed è aperto a tutte le numerazioni telefoniche e agli indirizzi postali riportati negli elenchi di contraenti (gli utenti).
Il ministero dello Sviluppo economico provvede alla realizzazione e gestione del Registro delle Opposizioni, affidandone anche a terzi al realizzazione e la gestione... Nel caso specifico il ministero si affida da anni alla Fondazione Ugo Bordoni con la quale ha in corso una convenzione che scadrà nel 2024.
Entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, il ministero o il gestore provvede alla consultazione «dei principali operatori e delle associazioni dei consumatori rappresentate nel Consiglio nazionale dei Consumatori e degli Utenti».
EFFICACIA DELLE NUOVE REGOLE
Entro 120 giorni dalla data di pubblicazione del regolamento di attuazione della legge in Gazzetta ufficiale, il ministero dello Sviluppo economico provvede all’attivazione delle «modalità tecniche e operative di scrizione anche telematica al Registro delle opposizioni da parte dei contraenti (gli utenti) e di funzionamento e accesso, anche telematico, nonché alla verifica delle liste di contatti da parte degli operatori».
COME FUNZIONA IL REGISTRO
Ciascun operatore (per poter usare numeri di telefono o indirizzi posstali) deve presentare domanda dalla Fondazione Bordoni che gestisce il Registro delle Opposizioni. Entro 15 giorni dal ricevimento la richiesta il gestore del Registro affida all’operatore credenziali di accesso agli elenchi. Per consultare gli elenchi devono essere pagate tariffe che il gestore deve definire e comunicare al ministero dello Sviluppo economico ogni anno entro il 30 novembre.
Le tariffe servono a sostenere i costi di gestione del Registro «e non possono essere aumentate per scopo di lucro da gestore».
ECCO IL TESTO DEL DOCUMENTO
ISCRIZIONE GRATUITA
L’iscrizione al Registro delle Opposizioni da parte degli utenti è gratuita.
L’utente si può iscrivere:
1) utilizzando modulo elettronico sul sito web della Fondazione Bordoni: in questo caso è necessario comunicare il numero da iscrivere, dimostrare di “avere la disponibilità” del numero; fornire il proprio indirizzo di posta elettronica;
2) chiamando il numero verde della Fondazione Bordoni dal numero che si vuole iscrivere nel Registro delle Opposizioni. Ci sarà un risponditore automatico, con possibilità di accedere a un operatire in caso di «difficoltà o di problemi per l’iscrizione o il rinnovo o la revoca dell’iscrizione»;
3) tramite posta elettronica: inviando l’apposito modulo disponibile sul sito della Fondazione Bordoni con la numerazione da iscrivere al Registro (dimostrando di averne la disponibilità).
ISCRIZIONE DI PIU’ NUMERI
È possibile iscrivere al Registro delle opposizioni anche più numeri contemporaneamente solo se si utilizza il modulo elettronico sul sito della Fondazione Bordoni o se si invia il modulo elettronico per mail. Impossibile iscrivere più numeri telefonando al numero dela Fondazione.
RINNOVO
Il rinnovo dell’iscrizione al Registro delle opposizioni può essere fatto in qualunque momento: questa azione comporta l’azzeramento dei consensi dati all’utilizzo dei propri dati a scopi commerciali.
REVOCA SELETTIVA
È possibile revocare (in qualunque momento) il consenso dato all’utilizzo dei propri dati (numero di telefono, indirizzo, etc) anche solo per alcune compagnie, società, aziende dalle quali non vogliamo più essere contattati.
L’iscrizione (quindi il divieto di essere contattati), il rinnovo, la revoca vengono effettuati dal gestore del Registro delle opposizioni dal giorno successivo alla richiesta da parte dell’utente (o meglio: dal giorno dopo alla ricezione della richiesta).
OBBLIGO DI INFORMARE GLI UTENTI
Anche in assenza di una specifica richiesta del cliente, gli operatori che contattano un utente - recita lo schema di regolamneto - «al momento della chiamata o dell’invio per posta di materiale pubblicitario indicano con precisione che i dati utilizzati sono stati estratti legittimamente dagli elenchi autorizzati, fornendo altresì indicazioni utili all’eventuale iscrizione nel Registro pubblico delle Opposizioni».
CAMPAGNE INFORMATIVE
Il ministero dello Sviluppo economico e la presidenza del Consiglio dei ministri realizzano e promuovono una campagna per favorire la piena consapevolezza dei diritti degli utenti. La campagna deve essere realizzata in collaborazione con il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti.
ATTUAZIONE DELLE NORME
Il vecchio Registro delle Opposizioni e il Dpr 178 del 2010 che lo istituisce è abrogato non appena sarà diventato operativo il nuovo Registro previsto dalla legge 5 del 2018. L’operatività dovrà essere accertata con provvedimento del ministro dello Sviluppo economico da pubblicare in Gazzetta ufficiale. Comunque il registro deve essere attivo dal 31 luglio 2022.