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Parla l’assessore regionale Stefano Ciuoffo «Soggetti interessati a comprare, o a gestire, ci sono»
MONTECATINI. Fra pochi giorni, e precisamente prima della fine del mese, è prevista l’assemblea straordinaria per decidere il futuro di Terme di Montecatini Spa. L’amministratore unico Alessandro Michelotti dovrà fornire la documentazione aggiornata sullo stato economico, finanziario e patrimoniale della società. Lo conferma, parlando da Firenze, Stefano Ciuoffo, assessore alle partecipate.
Il Comune voterà contro la messa in liquidazione della società. Sarà scontro con la Regione?
«È tutto da definire. Occorre ricondurre a unità le diverse posizioni dei soci».
Diciamo che in questa situazione il Comune sarà la Resistenza... e voi?
«Gli Alleati. Mi sono sempre piaciuti».
Se il Comune non permette un cambio di destinazione d’uso agli immobili termali, chi potrà essere interessato ad acquistare?
«Mi dicono che alcune diverse destinazioni sono possibili. Non so di più. Comunque chi sarà interessato a immobili destinati a scopo termale vorrà in modo specifico questa tipologia».
In questo momento di incertezza per il futuro, i sindacati cosa dicono?
«Attendono, come stiamo facendo noi. Sono consapevoli della criticità».
Scusi assessore, cosa aspettate, il cavaliere bianco che arriva al galoppo per salvare la situazione?
«Ci sono molti soggetti che stanno facendo proposte. Noi al momento dobbiamo creare le condizioni giuridiche per interloquire».
C’è a Montecatini questo sentimento di abbandono da parte della Regione che si fa sempre più acuto.
«Lo capisco. Forse chi si sente abbandonato dovrebbe farsi qualche domanda. Ma non accadrà. Quando, e se, ci saranno le condizioni per intervenire, interverremo».
Quando parla di condizioni giuridiche intende sempre: liquidazione, giudice fallimentare, vendita all’asta?
«L’avvio di una procedura è necessario. Oggi nessuno può acquistare senza rischio di revocatoria. Le varie gare non hanno dato soluzione. La continuità della società è a breve respiro. Ma continuo a credere in soluzioni possibili e sostenibili».
Il salvataggio delle Terme è una faccenda politica?
«Per me non lo è mai stata».
Una carta da tirar fuori alle prossime elezioni?
«Non sulla pelle delle Terme. Avrà notato l’assenza totale di contrasti tra Regione e Comune. Non è un caso. Ci sarà tempo, dopo, per fare a gara a chi è bravo e chi è brutto e cattivo».
Può indicare qualche soggetto interessato all’acquisto?
«No. Posso solo confermare più percorsi aperti per la gestione e altrettanti interessamenti a comprare».
