La Fiom-Cgil attacca le istituzioni: «Non sono riuscite a legare il rilascio delle concessioni al piano industriale»
viareggio. Continua a far discutere l’acquisizione di Perini Navi da parte di Italian Sea Group di Giovanni Costantino, che ha vinto a colpi di rilanci l’asta fallimentare da 80 milioni per il cantiere viareggino dei grandi yacht a vela. A vedere nubi all’orizzonte è il sindacato che – oltre al nuovo proprietario – chiama in causa anche le istituzioni. E lo fa con una nota firmata da Massimo Braccini (segretario regionale Fiom Cgil), da Mauro Rossi (segretario Fiom Lucca) e Nicola Riva (segretario Fiom Versilia).
Per i sindacalisti, «lL’acquisizione di Perini Navi non può essere solo una valutazione economica. Preso atto dell’acquisizione all’asta del fallito cantiere Perini Navi di Viareggio da parte di The Italian Sea Group (ex Nca), riteniamo che le acquisizioni non debbano essere solo valutate nella logica del libero mercato, ma dovevano essere esaminati preventivamente i piani industriali, le garanzie occupazionali sia dei dipendenti diretti che di tutto l’indotto, gli investimenti complessivi, le prospettive, il rilancio dell’azienda, i carichi di lavoro e l’organizzazione del lavoro. L’iniziativa economia privata é libera, ma non può mai svolgersi in contrasto con l’utilità sociale».
Ed è qui che i sindacalisti coinvolgono la politica e le sue mancanze. Soprattutto perché – sostengono – le istituzioni (a partire da Comune e Regione) avrebbero avuto in mano un’arma “pesante”.
«È purtroppo mancata la funzione fondamentale del ruolo Istituzionale, dove vi era e vi è la possibilità di poter svolgere un ruolo fondamentale riguardo il rilascio delle concessioni demaniali in relazione anche ai relativi piani industriali e occupazionali. La nautica non ha problemi di commesse e di investitori, il problema è come si lavora e quale sviluppo si sta portando avanti. Perini Navi è un cantiere che ha importanti asset, un marchio di riferimento mondiale, ci aspettiamo che si attui anche un cambiamento del modello produttivo, con la valorizzazione e la crescita delle competenze».
Questioni fondamentali, dal punto di vista dei lavoratori, che il sindacato chiede vengano messe nere su bianco dopo il passaggio di mano dell’azienda: «La nuova proprietà si renda disponibile da subito ad un incontro urgente che chiediamo sia convocato dalla Regione Toscana, alla presenza delle organizzazioni sindacali e del Comune di Viareggio, per confrontarsi sul piano industriale, al fine di definire un accordo di cui dovranno farsi garanti le Istituzioni.
«La Fiom Cgil ed i lavoratori giudicheranno nel merito i piani di rilancio e si batteranno per i diritti, per uno sviluppo nell’interesse collettivo e non del profitto privato e contro qualsiasi tipo di arretramento delle condizioni di lavoro».
Nei prossimi giorni sarà convocata l’assemblea dei lavoratori Perini Navi.
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