TRIESTE. Mattinata complessa quella di ieri per il personale dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina costretto a lunghe code per entrare in servizio a causa dei nuovi macchinari per le timbrature con tanto di verifica del Green pass. Non tutti erano stati informati della novità in quanto la circolare era stata inviata dopo le 16 di mercoledì, quando la maggioranza del personale era fuori servizio, ed era possibile aprirla solo da un computer collegato alla rete di Asugi.
Da parte dell’Azienda non ci sono dettagli su quanti siano rimasti effettivamente fuori dai reparti perché non in possesso del green pass da vaccino, fino a poche settimane fa erano circa 60 i sospesi e un centinaio quelli che ancora non avevano provveduto a effettuare la profilassi, il numero però potrebbe essere ulteriormente ridotto. A quanto trapela, le nuove macchine per la timbratura sono state introdotte in quanto sarebbero in corso delle indagini sul personale che non si è sottoposto alla vaccinazione ma che sta continuando ad andare a lavorare con il green pass da tampone. Duro l’attacco dei sindacati con Fabio Pototschnig, segretario regionale della Fials, e Francesca Fratianni della Cgil Funzione pubblica, che parlano di ennesimo errore gestionale di Asugi.
«Molti dipendenti - spiegano i due sindacalisti - alla fine hanno rinunciato ad effettuare la timbratura, nonostante fossero in possesso del green pass da vaccinazione, in quanto era ormai tardi ed era fondamentale per loro andare in reparto. Non vogliamo entrare nel merito di norme nazionali ma è evidente che l’entrata in funzione delle nuove macchine per la timbratura doveva essere gestita in maniera molto diversa.
La comunicazione è stata inviata troppo tardi e nelle portinerie non era presente nessun addetto che potesse aiutare il personale in difficoltà. Ancora una volta sembra che le criticità del personale passino in secondo piano quando basterebbe solamente quel minimo di attenzione e programmazione in più».
L’azienda con una circolare a firma del direttore amministrativo Eugenio Possamai si è scusata «per gli evidenti disagi, tutte le situazioni verranno comunque regolarizzate» mentre non sono risultate criticità in nessun reparto. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
