BELLUNO. Scortata a partorire. Curioso ed emozionante l’intervento della Polizia locale di ieri mattina. I vigili urbani sono stati chiamati verso le 10.30, per aiutare una coppia in macchina a raggiungere il più velocemente possibile l’ospedale San Martino.
Chi ha visto o sentito la pattuglia sfrecciare a sirene spiegate, lungo viale Fantuzzi si è chiesto cosa stesse succedendo e avrà pensato a un incidente stradale. E invece no: una nuova vita stava per venire alla luce.
Non si sa se sia nato un maschietto o una femminuccia, di sicuro c’era una donna che non aveva tempo da perdere: le si erano già rotte le acque e c’era il rischio di una nascita tra via Gabelli e via Tissi e non nella sala parto di viale Europa.
La coppia di futuri genitori era in coda, in attesa che scattasse il verde del semaforo e ha invocato l’intervento della prima pattuglia disponibile, per poter avere strada, in mezzo al traffico delle compere per gli ultimi regali di Natale. Arrivo quasi immediato e tempi di percorrenza, che si sono abbreviati.
Il lavoro dei vigili urbani è finito davanti all’ingresso del Pronto soccorso, dove la signora è stata presa in consegna dai sanitari e portata in reparto: «I ragazzi hanno cercato di fare tutto quello che potevano e nel più breve tempo possibile», racconta il comandante Roberto Rossetti, «devo dire che è stato un compito molto bello e gratificante da portare a termine e ci auguriamo che poi sia andato tutto nel migliore dei modi. Non sappiamo niente di più, per il momento».
Non era possibile fermarsi in ospedale, durante il normale orario di servizio, anche perché non sai mai quante ore possano passare fra il travaglio e il parto. Ma l’impressione è che sarebbe molto gradita un’altra telefonata al Comando, stavolta per sapere se è nato un bimbo o una bimba e il nome che hanno scelto i genitori.
Un momento di condivisione, dopo questo episodio da raccontare anche al nuovo nato o alla nuova nata, quando sarà in grado di capirlo: «Ci piacerebbe sapere qualcosa di più, non lo nascondo, senza per questo voler violare la privacy dei genitori, ci mancherebbe», ammette Rossetti, «la nostra pattuglia è stata costretta a tornare alle occupazioni più abituali e legate alla viabilità, certo è sempre molto bello e gratificante aiutare la gente, a maggior ragione in un momento così delicato. L’abbiamo fatto molto volentieri e, come dicevo prima, la nostra speranza è che sia andato tutto bene».