BOSCONERO
È caccia alle persone che nella notte tra lunedì e martedì hanno gettato in una delle vasche di decantazione del depuratore consortile di Bosconero, situato nelle campagne di via Boves, centinaia di litri di idrocarburi. Dai primi rilievi effettuati dai tecnici della Smat potrebbe trattarsi di gasolio agricolo, ma saranno le analisi di Arpa a chiarire l’esatta origine del liquido dalla consistenza oleosa. E solo il pronto intervento degli addetti Smat, che quotidianamente controllano l’impianto, ha evitato uno sversamento nei campi circostanti scongiurando il rischio di un inquinamento ambientale nei numerosi terreni coltivati della zona. Il liquido è stato versato nella stazione di sollevamento e a diversi metri di distanza si percepiva un forte odore di idrocarburi. Si è trattato quindi di un gesto ben architettato da parte di chi aveva bisogno di smaltire quel tipo di sostanza senza seguire l’iter previsto dalla normativa. E che ha raggiunto la stazione di sollevamento a bordo di un furgone, o di un trattore con rimorchio di notte, per poi fuggire dopo aver versato il liquido dalla stazione di sollevamento.
I tecnici Smat, dopo il sopralluogo Arpa che analizzerà i campioni prelevati, hanno provveduto alla pulizia della vasca: il liquido non è finito nel depuratore. Le analisi dell’Arpa verranno poi consegnate ai carabinieri che avvieranno le indagini valutando il tipo di reato che potrebbe configurarsi.
Nel maggio scorso, invece, un guasto tecnico aveva provocato un ampio sversamento di reflui dal depuratore di Feletto-Bosconero. Se ne erano accorti alcuni agricoltori. I reflui, anziché finire nell'impianto, si erano sversati all'esterno, in grandi quantità anche in virtù della pioggia caduta copiosa. Si era quindi generato un fiume d'acqua che, a cascata, si era riversato sul piazzale dell'impianto e successivamente era fuoriuscito nei campi alle spalle del depuratore. Lydia Massia
