L’emittente esclusa dalle assegnazioni, ma c’è la proposta dalla città dei cantieri. Il vicepresidente Vezzi: il rischio da marzo è di dover trasmettere solo online
TREPPO CARNICO. Da oltre 40 anni dà voce e immagini alla montagna, ma per VideoTeleCarnia la riassegnazione delle frequenze rappresenta una pesante incognita.
L’emittente – che dal 1980 ha iniziato a trasmettere da Treppo Carnico, Ligosullo e Paluzza fino a coprire praticamente l’intero territorio regionale – non sarà più visibile in televisione al canale 690 del digitale terrestre dai primi giorni di marzo.
La svolta potrebbe arrivare da un accordo con Teleantenna, che trasmette da Monfalcone e che consentirà all’emittente carnica di proseguire nella sua attività dopo lo switch off.
Ad annunciarlo è il vicepresidente Andrea Sessa. Le frequenze utilizzate dai canali sono risorse limitate e il governo ha bisogno di far spazio per lasciare posto agli operatori telefonici e al 5G. Così a luglio è stato organizzato un bando cui hanno partecipato circa 60 emittenti per l’area del Triveneto.
La procedura per l’assegnazione di banda ha designato 16 televisioni commerciali e due comunitarie: Chef channel Fvg e Teleantenna.it cui è stato assegnato il canale 80.
Escluse Fvg sport channel, Ratsloga e Video Tele Carnia le tre emittenti di rilievo regionale. «Per la nostra regione – commenta il vicepresidente dell’associazione VideoTeleCarnia Celestino Vezzi – erano disponibili 39.3 megabit per le televisioni commerciali e il 10% per le tv comunitarie, alla fine siamo stati esclusi dalla graduatoria.
Saremo in onda fino a febbraio, poi il rischio è di trasmettere solo on line, ciò rappresenta un’incognita nel territorio montani sia per l’affidabilità della rete sia per il nostro pubblico, fra i quali vi sono anche anziani.
Per questo abbiamo preso contatto con le altre emittenti per cercare un accordo. Speriamo si possa raggiungere con Tele Antenna».
Un accordo che il vicepresidente di Teleantenna conta di poter siglare entro la fine dell’anno: «Molte tv spariranno nel 2022 – ammette – abbiamo deciso di avviare una collaborazione che rappresenta il primo esperimento a livello nazionale. Siamo pronti a garantire uno spazio orario che va dalle 19 alle 21 dal lunedì al giovedì.
Sarebbe così possibile a due realtà che rappresentano diverse aree del territorio regionale di dare un’informazione più completa. Si tratterà comunque di un impegno consistente, anche dal punto di vista economico, per Tele Carnia e per noi, anche alla luce del taglio dei contributi regionali.
Mi auguro che i carnici possano garantire il giusto sostegno alla loro emittente.
E sul destino di VideoTeleCarnia interviene anche il capogruppo del Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo: «Già a rischio per effetto della riorganizzazione a livello italiano delle frequenze destinate alle trasmissioni televisive del digitale terrestre sul territorio regionale – spiega –, VideoTeleCarnia denuncia ora le importanti modifiche alla norma che regolamenta i contributi regionali per tali realtà, modifiche decise dall’assessore Zilli senza portare la questione in Commissione né richiedere pareri preventivi.
Davvero un bel regalo di Natale –, commenta il capogruppo del Patto per l’Autonomia – chiedendo alla giunta Fedriga come intenda difendere il ruolo delle televisioni comunitarie nelle comunità di riferimento e per la promozione del territorio. E, nel caso di VideoTeleCarnia, anche per la promozione della lingua friulana».
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