PONSACCO. Non tutta Ponsacco in piazza della Repubblica, ma un buon numero di genitori presenti al sit-in apolitico convocato da Samuele Ferretti per dire no alla violenza e al bullismo, dopo l’aggressione a un ragazzino sullo scuolabus da parte di tre suoi coetanei dopo che il ferito aveva difeso una sua amica dalle loro attenzioni pochi giorni prima. Qualche volto del centrodestra locale, pochissimi quelli del centrosinistra ma, in generale, tante famiglie in ansia per la sicurezza dei propri figli. E, soprattutto, alcune iniziative concrete come quella di creare un comitato che faccia segnalazioni a forze dell’ordine e istituzioni, oltre all’intenzione di raccogliere firme da presentare al prefetto.
Una decisione, quest’ultima, che punta a risolvere anche una vicenda che a Ponsacco è al centro di polemiche da anni. «La sindaca Francesca Brogi ci ha sempre detto che sul palazzo di via Rospicciano decide il prefetto – dice Ferretti –. Noi vogliamo chiedere di accelerare quello che hanno già deciso». Il riferimento è alla partenza dal palazzo delle famiglie di origine rom.
Intanto, in piazza, «la violenza non è forza ma debolezza», oppure, «No al bullismo» e ancora «La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci» sono alcune delle scritte esposte. Le forze dell’ordine sorvegliano. E i commenti dei genitori e le parole di Ferretti fanno trapelare un forte disagio. «Questo fatto ci ha toccato tantissimo – dice l’organizzatore –. Questa è una piazza pacifica e apolitica, ma i genitori e i ragazzi stanno attraversando un momento difficile. Il ragazzino aggredito va ringraziato. È un eroe che ha difeso un’amica, finendo per essere picchiato. Ma grazie a lui, qualcosa si è mosso». Ferretti cita la presenza di forze dell’ordine sullo scuolabus dell’aggressione. Un provvedimento preso proprio dopo quell’episodio. «Anche se la mancanza di sorveglianza era già stata segnalata al Comune», aggiunge Samuele Ferretti.
In piazza anche la mamma del ragazzino picchiato: «Sono qui per la giustizia, per mio figlio e per tutti i nostri figli. Chiedo giustizia per loro e per Ponsacco. Le nostre autorità e le forze dell’ordine lavorano, non mi posso lamentare. Ma qualcosa si sta smuovendo. Serve una rivoluzione di pace e di ordine. Lancio un appello ai genitori dei ragazzi che hanno aggredito mio figlio. Vi ho perdonato, ma la violenza deve finire. E poi vi dico di denunciare. Aiutiamo polizia, carabinieri e il Comune».
Una mamma, Roberta Menichini, rappresentante dell’istituto Niccolini, ha raccontato di una riunione sulla sicurezza: «Tutti i componenti sono d’accordo di redigere un documento da portare al prefetto o al Comune in cui chiedere che i ragazzi stiano in sicurezza a scuola e sullo scuolabus».