PIEVE DI CADORE. «Babbo Natale, ti scrivo questa letterina per chiederti di guarire mia nonna che sta male. La mamma non mi ha detto cos’ha ma siccome è in ospedale io penso abbia il Covid».
L’altro Natale è a Pieve di Cadore, nella casetta di Babbo Natale al parco Roccolo dove ogni giorno arrivano centinaia di letterine scritte dai bambini di tutto il Cadore e non solo. Perché quella di Sara è giunta da Martellago, alle porte di Mestre.
È arrivata all’ufficio postale, come una qualsiasi lettera. Modalità d’altri tempi, come peraltro specificatamente richiesto dal Babbo Natale cadorino che nei weekend accoglie grandi e piccini nella sua casetta.
La letterina di Sara ha commosso le volontarie della Pro loco Tiziano che quotidianamente collaborano con Babbo Natale nel rispondere alle missive.
«Le letterine contengono richieste di giocattoli, magari la voglia di effettuare un viaggio ma difficilmente qualcuno ha chiesto di poter far guarire la nonna anche se non è la prima volta che i bambini chiedono qualcosa di più interiore confidando a Babbo Natale le loro difficoltà del momento», fanno sapere le giovani volontarie.
Sara, nella sua letterina, colorata ed accompagnata da disegnini natalizi, ha scritto: «Ho un desiderio grande da farti, caro Babbo Natale. Mia nonna sta male. Mia mamma non mi ha detto cos’ha ma siccome è ricoverata in ospedale da parecchi giorni io penso che abbia il Covid. Falla guarire, ti prego. Sarebbe il regalo più bello. Non ti chiedo altro, caro Babbo Natale, soltanto che mia nonna torni a stare meglio e soprattutto, torni presto a casa per festeggiare insieme il Natale».
«Sono molte quest’anno le letterine con le quali i bambini non chiedono giocattoli ma momenti di felicità per le rispettive famiglie», rivela il sindaco di Pieve di Cadore, Giuseppe Casagrande, che insieme alle volontarie della Pro loco segue con attenzione la situazione delle letterine di Babbo Natale. «Tanti bambini chiedono salute per i loro cari e pace in famiglia. Probabilmente è il segno dei tempi che corrono, anche i più piccoli sono perfettamente consci di quelle che sono le difficoltà quotidiane che sta affrontando la società moderna. Contatteremo Sara per invitarla a Pieve a trascorrere un po’ di tempo come aiutante speciale di Babbo Natale».
Per la cronaca, Babbo Natale di Pieve risponderà anche a Sara come fa con tutte le letterine che giungono quotidianamente alla casetta del parco Roccolo.
«Cosa scriverà? Non lo sappiamo ma resterà un segreto tra Babbo Natale e la piccola Sara», rivela Casagrande che annuncia come molti desideri, alcuni dei quali profondi, Babbo Natale li ha raccolti di persona nei giorni di apertura della casetta. durante i quali accoglie i bambini seduto davanti al caminetto offrendo loro caramelle per poi “immortalare” il momento con una foto.
Le letterine vengono lasciate direttamente lì ma molte arrivano anche per posta, all’ufficio postale oppure recapitate nella cassetta della posta del municipio.
La casetta di Babbo Natale resterà aperta domani dalle 14.30 alle 16.30 e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30. Aperture anche giovedì 23 dicembre ed alla vigilia di Natale con gli stessi orari.
