Una cinquantina di persone al flash mob contro il progetto alla ex Civ&Civ Benelli (comitato): «Da Muzzarelli nessuna risposta, noi mai coinvolti»
MODENA. «Sacca… dell’immondizia?». La domanda campeggia provocatoria in un cartello sventolato in piazza della Pomposa. Cinquanta modenesi rispondono all’appello del comitato Villaggio Europa. Le scritte “vendesi” e “affittasi” svettano polemiche contro l’ampliamento del polo logistico Conad nella zona della Sacca. «Chiediamo di essere ascoltati», ribadisce Fabrizio Benelli. Il residente fa parte del comitato e ricorda un tavolo con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli. «L’incontro si è svolto il 19 novembre ed è stato totalmente amichevole - sottolinea Benelli - il sindaco ha preso molti appunti, ma non ha dato alcun tipo di risposta: è un politico, non un tecnico».
Il comitato domanda invece risposte e soprattutto modifiche al progetto, approvato l’anno scorso in giunta. Il polo logistico (nelle previsioni) avrà un’estensione di 97mila quadri, ottenuti ampliando la sede esistente e intervenendo nell’area Civ&Civ.
«I nostri diritti sono stati calpestati - afferma ancora Benelli - un progetto di tali dimensioni non può essere realizzato senza coinvolgere la cittadinanza». La petizione contro il polo lanciata su Change.org può contare (alle 19.15 di ieri) su 257 sottoscrittori. «Il polo non può esistere in quel quartiere - contrattacca Giampaolo Maini, esponente del comitato - è un insulto alla vivibilità della Sacca e creerà una serie di problemi, tra cui l’aumento del traffico pesante e leggero». Nella classifica “Qualità della vita” 2021 la provincia di Modena si pone al 102esimo posto (su 107) per la qualità dell’aria. I cittadini temono un peggioramento. «Lo smog interessa tutta la zona in cui abitiamo - sottolinea Giuseppe Cavaliere - ogni giorno si sforano i limiti: con l’incremento dei camion sarà un disastro. Ecco perché diciamo no alla rotonda e no al polo».
La rotonda in questione è il collegamento previsto con la tangenziale per i mezzi pesanti. Nell’interrogazione di Paola Aime (Verdi) si prevede un abbattimento di circa sessanta alberi per realizzarla. «È assurdo che il Comune dia ai privati un’area verde pubblica», riflette Cavaliere. Al flash mob partecipano residenti che non aderiscono al comitato. «Sono un’elettrice del Pd e sono indignata - sentenzia Meris Ori - il mio partito si sta comportando malissimo: siamo indignati in tantissimi. La Sacca è il quartiere che dà più voti al Partito democratico. Sicuramente la prossima volta, se non ci ascoltano, voteremo da un’altra parte». Sonia Zanni esprime una diversa preferenza politica, concordando però nella critica specifica. «È un’imposizione camuffata», giudica Zanni. La cittadina elenca i possibili correttivi al progetto, esprimendo la propria contrarietà alla linea adottata dall’amministrazione. «Come cittadina dico che è una presa in giro», conclude Zanni.
