TRIESTE Prima la polmonite, poi i danni agli organi dovuti a una scarsa ossigenazione. Non ce l’ha fatta la triestina Mara Deluca Masè, 68 anni, madre della quarantacinquenne in gravidanza ricoverata in Terapia intensiva a Verona a causa del Covid. Mara Deluca Masè si è spenta all’ospedale di Cattinara, dove era ricoverata da circa tre settimane.
Entrambe non si erano vaccinate. Così come l’intera famiglia. E il virus, come accertato dall’Asugi, nell’ultimo mese ha colpito progressivamente tutti i componenti: la madre, che è deceduta; la figlia incinta che è ancora grave e in pericolo di vita all’ospedale di Verona (rischia anche il feto che ha in grembo); il marito di 38 anni che fino a poco tempo fa si trovava in Terapia semi intensiva. Hanno preso il Covid anche i due fratelli della quarantacinquenne in gravidanza (di cui uno era stato ricoverato) e, infine, il padre che ora sta bene.
Ma che, come si può immaginare, è sotto choc per la morte della moglie e per la figlia in gravidanza e in gravi condizioni. «Per me è molto dura, molto dura – afferma Mauro Masè, marito di Mara Deluca – cerco di darmi forza e coraggio nella speranza che ora mia figlia possa riprendersi».
Un dramma. Non ci sono altre parole per definire ciò che sta vivendo la famiglia.
Il quadro clinico della signora Deluca, casalinga, era apparso critico fin dall’inizio del ricovero a Cattinara. In queste settimane non ci sono mai stati segnali di miglioramento apprezzabili: la carenza di ossigeno, dovuta alla polmonite da Covid, aveva irrimediabilmente intaccato le funzioni degli altri organi. La signora è sempre rimasta a letto, incosciente e intubata.
Il focolaio si era sviluppato proprio in famiglia. Il virus circolava in casa, tra non vaccinati, contagiando tutti.
Ora l’attenzione è interamente riposta sulla figlia di 45 anni ricoverata all’ospedale Borgo Trento di Verona. La donna, insegnante di matematica e statistica, ha già un figlio. Ora è tra il quinto e sesto mese: nonostante la gravidanza aveva scelto di non immunizzarsi, forte delle proprie convinzioni No vax.
Ma si è ammalata ed è stata a lungo, troppo a lungo, a casa. Evidentemente senza che nessuno si rendesse conto che continuava a peggiorare. Quando è arrivata l’ambulanza la quarantacinquenne «boccheggiava», riferisce un operatore sanitario.
A causa dell’insufficienza respiratoria la signora ha avuto una ipossiemia ed è stata portata in ospedale con urgenza. I medici di Cattinara, vista la situazione, hanno chiesto il trasferimento al Borgo Trento di Verona, che nei mesi scorsi aveva già avuto in cura una donna incinta colpita dal Covid. Negli ultimi giorni la paziente è leggermente migliorata.
Le sue condizioni al momento sono definite «stabili nella loro gravità».
Il feto, se la madre sopravviverà e se si riuscirà a far nascere, rischia danni cerebrali determinati da una mancanza di ossigenazione adeguata.