Sono circa 80 le famiglie, coinvolte nelle quarantene, che si dicono rassegnate. Il Comune predica pazienza. Il Gruppo Alpe Adria annulla il raduno dei fuoristrada
Sembra andare a rilento l’attività di tracciamento di Asugi sui contagi. Lo si evince a Gradisca d’Isonzo, il giorno dopo la notizia del “ritorno” del virus alla scuola primaria, dove nelle ultime ore sono tre le classi finite in quarantena – di cui una con un mini-focolaio da mezza dozzina di contagi –, andate ad aggiungersi a una terza media posta in isolamento precauzionale il giorno prima.
Le segnalazioni di alcuni genitori, più rassegnate che polemiche, sono inequivocabili: «Sono stata contattata dal Dipartimento di Prevenzione con l’avviso che mio figlio avrebbe dovuto essere sottoposto a tampone a titolo precauzionale – racconta una mamma – ma in realtà lo aveva già svolto nei giorni precedenti, ed era purtroppo risultato uno dei contagiati della classe. Gli stessi operatori erano basiti».
«Sono in quarantena da una settimana, ma nessuno mi ha ancora contattata» fa eco un secondo genitore. Le famiglie coinvolte nelle scuole del “della Torre” da questa ondata di contagi sono un’ottantina.
«Il momento non è dei più semplici – riflette l’assessore all’Istruzione Francesca Colombi –. Desidero ringraziare la dirigente scolastica Luisa Zappa e tutto il corpo docente e amministrativo per l’attenzione che pongono quotidianamente all’organizzazione della didattica sia in presenza sia a distanza nei nostri istituti, e desidero esprimere la mia vicinanza alle famiglie e agli insegnanti. Cerchiamo tutti di avere pazienza e di affrontare questa ondata da gestire, sperando che la tendenza – certamente non buona – possa in qualche modo rientrare garantendo il più possibile una scuola in presenza e una vita fatta di socialità».
Nella Fortezza gli attualmente positivi sono oltre 50. «Invito a non sottovalutare la pericolosità di un virus che sta continuando a correre – continua a ripetere il primo cittadino Linda Tomasinsig – e invito la comunità a rispettare le ben note precauzioni e a utilizzare il buonsenso. Il mio appello è a credere nel vaccino e nella scienza».
E intanto, sempre a causa delle incertezze legate all’andamento della pandemia, è arrivata l’ufficialità sull’annullamento del Raduno fuoristradistico internazionale Alpe Adria dedicato ai 4x4 di tutta Europa.
«Convinti e consapevoli che in ogni ambito sociale debba sempre prevalere il senso di responsabilità e l’impegno civile di tutti e soprattutto il proprio – spiega il presidente del Gfi Alpe Adria off-road Tiziano Godeas – dobbiamo comunicare l’annullamento della 35^ edizione del raduno. La decisione ponderata, sofferta e presa a malincuore è dettata dal costante peggioramento nella nostra regione della già difficile situazione emergenziale che impone di non creare le condizioni per una ancora più ampia diffusione del contagio e che non ci permette di offrire un evento all’altezza dei precedenti».
Il tradizionale appuntamento dicembrino verrà dunque ricalendarizzato dall’8 all’11 dicembre però del prossimo anno, «periodo in cui confidiamo potranno essersi ricreate le condizioni per riproporre il grande ritrovo dei fuoristradisti, con un programma sempre più ricco di contenuti fuoristradistici e turistici: il lungo e variegato itinerario 4x4, gli immancabili e rinomati ristori quali piacevoli momenti di aggregazione e condivisione della comune passione per il 4x4 ed i nuovi tour collaterali alla scoperta delle bellezze e della storia del territorio» conclude Godeas a nome di tutta la sua squadra di volontari.
