MANTOVA. Tre sconfitte consecutive e un’infermeria piena sono i principali problemi di questa fase di stagione per la Staff Mantova.
Gli Stings devono fare i conti con una situazione allarmante dal punto di vista degli infortuni, con l’indisponibilità di giocatori chiave come Stojanovic e Ferrara che potrebbero rimanere ai box per alcune settimane. Senza contare i vari acciacchi di Mastellari, Saladini, Thompson e Verazzo. Questi ultimi proveranno a stringere i denti ma nell’ultima settimana si sono allenati a singhiozzo al PalaSguaitzer. Le prospettive in vista della gara di lunedì 22 novembre alle 20 con l’Urania Milano, quindi, non sono proprio le migliori. Tuttavia, già altre volte nella sua storia Mantova ha dimostrato di sapersi compattare di fronte alle difficoltà e di riuscirà a dare una forte sterzata alla sua stagione. Il riferimento più recente è alla stagione 2018/19 dove coach Finelli (arrivato da poche settimane per sostituire l’esonerato Alberto Seravalli) fu chiamato a rialzare gli Stings dagli ultimi posti del girone con una formazione decimata dagli infortuni. Le assenze di diversi giocatori d’impatto (tra cui l’americano dell’epoca Andrew Warren) crearono grandi opportunità per tanti ragazzi (tra cui Giovanni Poggi, questa stagione titolare con ottime statistiche in serie B, e lo stesso Matteo Ferrara). La storia potrebbe ripetersi stasera e, in generale, in queste settimane. Per chi di solito subentra dalla panchina è una sorta di momento della verità. Per la Staff, come sottolineato anche da coach Di Carlo in conferenza stampa, è la fase più importante della stagione da cui si può uscire con rinnovate certezze o con un pesante calo di fiducia. Il dato certo è che gare come quella contro l’Urania rappresenteranno un passaggio di crescita fondamentale.
Il peso dell’incontro è sentito anche dalle parti dell’Urania. Se i ragazzi di coach Davide Villa dovessero vincere raggiungerebbero gli Stings a 8 punti in classifica: «Mantova ha tanto talento e potenzialità ma l’esito della gara dipenderà molto dal nostro atteggiamento nei primi minuti -dichiara il tecnico milanese -. Siamo reduci da una buona partita disputata contro Pistoia. Oltre all’impatto offensivo, però, dobbiamo mettere maggiore intensità difensiva, anche perché gli Stings sono molto pericolosi. Laganà è un play di sicura affidabilità, Mastellari è un ottimo tiratore mentre Iannuzzi è un veterano di questo campionato. Servirà grande concentrazione».
Ieri intanto primo ko di Cantù a Piacenza contro l’Assigeco 84-71.
