MANTOVA. Il questore Paolo Sartori nei giorni scorsi ha disposto un controllo straordinario del territorio che si è concluso nella tarda mattinata di ieri. Lo scopo di questa attività intensiva è stato anche di verificare il rispetto delle norme governative emanate al fine di evitare il diffondersi dei contagi.
È sceso in campo personale della questura, del reparto prevenzione del crimine della Polizia di Reggio Emilia, della Polizia locale di Mantova, della Polizia stradale e di quella ferroviaria. Controlli specifici sono stati effettuati nelle aree del centro storico, nella prima periferia e nei Comuni limitrofi, con particolare attenzione ai quartieri Lunetta, Cittadella, Borgo Angeli, nonché a Piazza 80° Fanteria, Giardini “Viola”, Lungorio, piazza Cavallotti, giardini Nuvolari, giardini di viale Piave, a piazza Don Leoni, oltre che a diverse aree di Borgo Virgilio, San Giorgio e Porto Mantovano.
Specifici interventi sono stati effettuati, su richiesta, per risolvere problematiche che si erano venute a creare a bordo di autobus dell’Apam.
Complessivamente – anche disponendo 16 posti di controllo effettuati lungo le arterie che conducono in città – sono stati controllati 12 esercizi commerciali, 241 autoveicoli e 368 persone, di cui 117 con precedenti penali e di polizia.
Al termine delle attività il questore ha quindi adottato i seguenti provvedimenti: 5 ordini di allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di cittadini extracomunitari non più in possesso dei requisiti richiesti per risiedere in Italia, 29 revoche di permessi di soggiorno, 15 fogli di via obbligatori, 11 avvisi orali.
«Vi sono aree urbane che più di altre appaiono potenzialmente inclini a divenire luoghi di degrado e di ritrovo abituale di individui dediti a reati, dove maggiore è il rischio che possano radicarsi sul territorio gruppi di pregiudicati, spesso privi del necessario titolo per soggiornare nel nostro Paese. Queste operazioni straordinarie di controllo del territorio – ha evidenziato il questore Sartori – sono finalizzate a prevenire che ciò accada, e ad evitare che costoro, con i loro comportamenti, possano destare particolare allarme sociale e compromettere la civile convivenza».
