TRIESTE Dal primo dicembre - dopo 40 anni dedicati alla Neurochirurgia, e con all’attivo oltre 2.400 interventi - andrà in pensione Paolo Bobicchio.
«Dopo un periodo lavorativo molto stancante – scrive il medico di lungo corso nello spazio web riservato alla sua attività chirurgica in libera professione intramoenia – ho deciso che il primo dicembre non segnerà solo il mio abbandono dell’attività lavorativa in seno all’Asugi, ma anche quello dell’attività medica e chirurgica». Lasciando una serie di indicazioni rispetto alla continuità assistenziale ai pazienti che ha seguito e che hanno riposto in lui la propria fiducia, Bobicchio ringrazia appunto «di cuore le persone che hanno avuto fiducia nel mio operato e si sono affidate a me per le cure, confidando di aver fatto un buon lavoro e di aver contribuito al loro benessere».
Oggi in forza alla Struttura complessa di Neurochirurgia a Cattinara, Bobicchio ha iniziato la sua carriera sotto la direzione di Vittorio Giammusso. Ha frequentato la Neurochirurgia in qualità di studente ospite e successivamente come medico ospite. È stato assunto come assistente nello stesso reparto nel 1982. Ha poi assolto all’allora obbligo della leva nella Marina militare, prima all’Accademia navale di Livorno e poi, col grado di guardiamarina medico, all’ospedale militare di La Spezia, nel reparto di Neurologia. La direzione strategica Asugi, insieme ai direttori, allo staff e a tutto il personale, ringraziando Bobicchio per «l’importante ruolo ricoperto durante i numerosi anni di collaborazione professionale, quale punto di riferimento di grande esperienza per l’ospedale di Cattinara», ricorda come dopo l’assunzione nella Divisione di Neurochirurgia di Trieste abbia partecipato al concorso nazionale per aiuto primario e sia divenuto poi dirigente medico dell’ex Divisione oggi denominata appunto Struttura complessa di Neurochirurgia, diretta da Leonello Tacconi.
Bobicchio, come detto, ha al suo attivo più di 2.400 interventi eseguiti come primo operatore e nell’ultimo decennio si è dedicato in particolare alla chirurgia spinale. Attualmente è titolare dell’alta specialità di chirurgia vertebrale, un ruolo estremamente delicato, fanno notare ancora dall’Asugi, considerando come oggi il percorso scientifico e clinico della Neurochirurgia sia sempre più rivolto al perfezionamento delle tecniche microchirurgiche, grazie alla dotazione di strumentazioni sempre più all’avanguardia.
«Abbiamo lavorato fianco a fianco per 18 anni – testimonia lo stesso direttore della Struttura complessa di Neurochirurgia a Cattinara Leonello Tacconi – e quello che era un rapporto lavorativo si è trasformato anche in un rapporto di vera amicizia. La mia stima nei suoi confronti è data non solo per la sua grande professionalità e per le sue capacità chirurgiche, ma anche per la sua educazione e la sua lealtà come uomo. Quella stessa lealtà che l’ha contraddistinto nel rapportarsi con i pazienti e con l’ospedale in generale»
