VITTORIO VENETO. Una terribile notizia ha scosso l’ambiente calcistico della Destra Tagliamento e del Veneto orientale: un malore nella tarda mattinata di martedì 2 novembre si è rivelato fatale per Andrea Cursio, 42 anni, ex giocatore, tra le altre, di Sacilese, Fontanafredda e Pordenone. Proprio con i neroverdi aveva conquistato, da protagonista, la promozione in serie D nel 2005-2006.
Centrocampista roccioso ma dai piedi buono, calciatore di temperamento e generosità, con le sue giocate sapeva essere decisivo. Ma era un compagno ideale anche fuori dal campo, amava stare con gli amici e divertirsi, tutti gli volevano bene e in provincia di Pordenone, dove ha giocato parecchi anni, sicuramente i migliori della sua carriera, aveva lasciato uno splendido ricordo.
Cursio lavorava nella sede centrale della Banca Prealpi di San Biagio, nella sede centrale di Tarzo, in provincia di Treviso. Si trovava al lavoro, martedì 2 novembre, quando ha accusato il malore. Sono stati i colleghi a prestargli i primi soccorsi. Un interminabile massaggio cardiaco, che però non è bastato a rianimarlo. Non ci sono riusciti neppure i sanitari del Suem, accorsi sul posto, e a nulla è valso il trasporto d’urgenza in elicottero all’ospedale di Treviso.
A quanto si è potuto apprendere, Andrea soffriva di problemi cardiaci ed era in attesa di un intervento chirurgico, ma conduceva una vita normale. Era sposato e aveva due figli, uno dei quali calciatore in erba nelle giovanili dell’Opitergina, che seguiva con amore e passione.