Aida è una traduttrice in forza al contingente olandese dell’Onu a Srebrenica durante la guerra: da spettatrice in una zona protetta, diventerà ben presto la forza motrice del film, trasformando una ricognizione documentaria in unadimensione di profondità storica, capace di assumere significati universali. In Quo vadis Aida? come a simboleggiare il dolore di tutte le donne in guerra il film prova così a superare gli schieramenti contrapposti, pure se è ben delineata l’arroganza del nemico, la brutalità dei serbi e … Continua
L'articolo «Quo vadis, Aida?», cronaca di un massacro tra le rovine della storia proviene da il manifesto.