MONTEBELLUNA. Caso Accolla, terzo atto. Giovedì il ginecologo dell’Ulss 2 Francesco Accolla, 53 anni di Montebelluna, comparirà per la terza volta davanti al giudice delle udienze preliminari per rispondere della pesantissima accusa di violenza sessuale.
Il medico, difeso dall’avvocato Stefano Pietrobon, dovrà difendersi dall’accusa di una terza paziente, residente nel Montebellunese, che sostiene che il medico, durante una visita ginecologica, avvenuta il 7 aprile del 2017 proprio all’ospedale “San Valentino”, avrebbe indugiato in stimolazioni e manipolazioni “spinte” che nulla avevano a che vedere con la prestazione sanitaria, abusando così dell’inferiorità fisica e psichica della paziente che si trovava in posizione ginecologica.
La paziente potrebbe decidere oggi di costituirsi parte civile nel procedimento penale contro Accolla con gli avvocati Feliciano Dal Bo e Nadia Forlin. Nel corso dell’udienza, il difensore del medico deciderà se chiedere riti alternativi al processo ordinario, come nei precedenti due casi, in cui il medico è stato giudicato in rito abbreviato. Accolla, che per un anno è stato sospeso dalla professione medica, nega ogni responsabilità e respinge ogni accusa. A rappresentare in aula la pubblica accusa il sostituto procuratore Mara Giovanna De Donà.
Il primo caso
Il ginecologo montebellunese è già stato giudicato in primo grado per le due precedenti denunce presentate da una paziente di Castelfranco e da un’altra di Montebelluna. Nel primo caso, il professionista, condannato in rito abbreviato a un anno di reclusione, doveva rispondere di una visita ginecologica avvenuta, nel novembre del 2018, all’ospedale di Castelfranco.
Durante la visita “in solitaria”, secondo quanto contestato dalla pubblica accusa, il medico avrebbe importunato una paziente castellana poco più che ventenne con una manovra di stimolazione in palese contrasto con la prestazione sanitaria. A sollevare il caso fu proprio la denuncia che la paziente sporse 12 giorni dopo ai carabinieri della compagnia di Castelfranco.
Il secondo caso
A marzo 2020 la doccia fredda per il ginecologo, dopo una seconda denuncia, sporta da un’altra paziente visitata all’ospedale di Montebelluna. Una trentenne che disse di essere stata pesantemente molestata dal ginecologo in due distinte visite nel gennaio del 2020. Dopo la seconda denuncia il medico fu arrestato con un ordine di custodia cautelare e posto ai domiciliari.
Per il secondo episodio, Accolla è stato giudicato in rito abbreviato lo scorso febbraio e condannato a due anni e sei mesi. Oggi, dunque, terzo atto, davanti al giudice delle udienze preliminari Marco Biagetti.