All’interno di un dibattito dominato dalle questioni interne (la pandemia, la crisi demografica e la stagnazione economica), i quattro candidati presidenti del Partito liberaldemocratico del Giappone – Fumio Kishida, Taro Kono, Seiko Noda e Sanae Takaichi – hanno dato poche indicazioni rispetto alla postura diplomatica che intendono adottare se eletti e confermati a capo del governo. Soprattutto per non relegare il paese arcipelago a un ruolo di second’ordine negli assetti regionali. I solchi sono già tracciati: pare scontato che il … Continua
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