Le autorità antitrust della Ue hanno stabilito che i prestiti da 900 milioni di euro erogati dal governo italiano alla compagnia di bandiera Alitalia erano "illegali", ma hanno autorizzato la nuova compagnia Ita ad ottenere finanziamenti statali ed evitare di rimborsare i soldi, in quanto è stata riconosciuta la discontinuità tra i due vettori.