Nel solco del volere e delle attività di Henry Wreford, pioniere dell’inclusività che ha fatto di Capri una terra libera, scevra di pregiudizi, prende vita Capri Art, una tre giorni di appuntamenti volti a dare voce alle storie di artiste e artisti, che lungo il XIX secolo sono state vittime di discriminazione di genere.
Abbracciati dalla magica cornice di Villa Lysis, spazio simbolo delle identità fluide dell’Ottocento creato dal barone Fersen, gli incontri, che si terranno alla luce del tramonto, spazieranno dalla musica all’arte. Si parte il 16 settembre, con il concerto Music and Silence sulle note di Fanny Mendelsoohn, Pauline Viardot, Clémence Cde Grandval e Cécile Chaminade, compositrici di metà Ottocento riportate in vita attraverso l’esecuzione della loro musica dal Quartetto di archi Ombra felice di Beatrice Muthelet, Clèment Noel, Anne-Elsa Tremoulet e Jerome Le Franc.
Si prosegue venerdì 17 settembre con una seduta spiritica artistica che ridarà voce a personaggi di spicco del XIX secolo caprese. Si materializzeranno nelle musiche e nelle parole di Peter von Poehl e Marie Modiano nello spettacolo Ballad of the Spirits. L’ultimo atto, sabato 18 settembre, è dedicato a Charlotte Cushman, autrice statunitense che a metà dell’Ottocento creò a Roma una feconda comunità di artiste. A raccontarla, in un reading di lettere e memorie, l’attrice Fabrizia Sacchi accompagnata dal Quartetto Ombra felice.