Le proposte dovranno pervenire entro il 23 settembre alla curatrice fallimentare. Ma già giovedì 9 settembre scadono le offerte per il Prisma (prezzo base 8,2 milioni)
SANTA MARIA DI SALA. Dopo il centro commerciale Prisma, anche Tom di Santa Maria di Sala finisce all’asta. Una notizia già anticipata un mese fa dalla curatrice fallimentare Federica Candiotto causa gli effetti del crollo della società Tom Village d’inizio febbraio, dichiarato dal tribunale di Venezia.
Alla base i troppi debiti, 39 milioni di euro, a fronte di ricavi potenziali di 15 milioni.
Dunque entrambe le strutture, distanti solo poche decine di metri, saranno vendute al miglior offerente e se per Prisma il prezzo base è 8,2 milioni di euro e le offerte si dovranno presentare entro mezzogiorno del 9 settembre, per Tom gli interessati dovranno recepire la proposta entro le 11 del 23 settembre. Stavolta, però, il prezzo sale, perché sul tavolo si dovranno mettere almeno 10 milioni 821.971 euro.
Nella perizia di stima dell’architetto Carlo Pagan si parla di un fabbricato costruito in due momenti diversi, uno del 1977 e l’altro nel 1989 e la superficie completa è di 10.977 metri quadrati. Quella fondiaria è di circa 65.545 metri quadrati. Il piano interrato ha una superficie lorda di 6.203 metri quadrati con un’altezza variabile compresa fra i 3,50 e i 4,30 metri. Quello a terra, invece, è di 3.668 metri quadrati, mentre il primo è di 3.980 metri quadri. Per entrambi l’altezza è la stessa, 3,50 metri.
Dentro ci sono strutture di vendita con negozi, uffici, spazi accessori, magazzini, servizi e locali tecnici di diverse dimensioni.
Dunque a fine settembre Tom potrebbe avere una nuova proprietà; qualora le offerte fossero più d’una, si prenderà in considerazione quella più alta, mentre se ci fosse lo stesso importo, allora si avvantaggerà chi l’ha presentata per prima allo studio della Candiotto.
Per ora, il complesso è in affitto sino al 10 novembre e non può passare di mano. Infatti, dopo un bando, per sei mesi se lo è aggiudicato la ditta Hello Sport di Igor Clementi e fino ad allora le cose non cambieranno. Poi si vedrà, anche alla luce dell’esito dell’asta.
Intanto Clementi continua nel lavoro di rilancio della struttura, sperando che in futuro ci possa essere quella continuità aziendale che più volte si è augurato. Da sabato 11 settembre, oltre ai normali negozi già aperti, ci saranno pure la Rifle e la Camaieu, sempre del settore abbigliamento, che faranno delle svendite di capi estivi e invernali. I due marchi hanno affittato uno spazio da 1800 metri quadrati, ora in allestimento, e tra una settimana i clienti potranno comprare a prezzi vantaggiosi.
«Questi ultimi tre mesi» dice Clementi «mi hanno soddisfatto, la gente sta tornando. Qualcuno manco sapeva che fossimo aperti e, infatti, abbiamo visto maggiore movimento. Adesso vedremo cosa succederà nelle prossime settimane». Certo è che per Prisma e Tom, settembre potrebbe essere davvero decisivo.