FELTRE. Un mese di chiusure anticipate non è bastato: alcuni locali non hanno fatto abbastanza per ridurre schiamazzi e capannelli di clienti fino a tarda notte. E da stasera 4 settembre si torna ad andare a letto con le galline, metaforicamente parlando: i locali torneranno a chiudere all’una di notte al venerdì e al sabato, a mezzanotte negli altri giorni della settimana.
Lo dice la nuova ordinanza anti schiamazzi firmata due giorni fa dal vicesindaco Alessandro Del Bianco e che entra in vigore già da stasera.
Nel mirino ci sono i locali pubblici di via XXXI Ottobre, via Marco, via Monte Cauriol e sottopasso di piazzale della Lana. Gli stessi cioè destinatari dell’analoga ordinanza di fine luglio adottata dal Comune dopo un esposto alla prefettura presentato da alcuni residenti.
Musica ad alto volume, schiamazzi notturni e atti di vandalismo erano stati al centro di un incontro con il Prefetto, quindi era scattata la chiusura anticipata, rimasta in vigore fino al 24 agosto.
Un provvedimento che, contesta ora l’amministrazione comunale, non è bastato.
«Alcune ditte continuano a non assumere provvedimenti idonei ad attenuare e contenere il disturbo alla quiete e riposo delle persone provocato dalla clientela nell’area esterna», sottolinea l’ordinanza, citando la musica senza soluzione di continuità dall’apertura alla chiusura e la vendita di bevande fino all’ultimo minuto prima della chiusura.
Alle singole violazioni si risponderà a suon di verbali, ammonisce l’ordinanza del Comune, mentre già i carabinieri, ad agosto, hanno intensificato i controlli, ritirando una patente e multando una persona sorpresa a fare pipì.
Ma intanto per tutti i locali dell’area di via XXXI Ottobre torna a scattare da stasera l’orario ridotto: chiusura a mezzanotte al lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica; all’una di notte a venerdì e al sabato.
Si andrà avanti così fino al 3 ottobre. Ma l’ordinanza non esclude proroghe.
«Abbiamo tentato a fine luglio questa via della chiusura anticipata in maniera coordinata con il tavolo della pubblica sicurezza guidato dal prefetto», dice l’assessore al commercio, Irma Visalli, «ed è andata un po’ meglio, come ci hanno confermato i residenti. Ma una volta scaduta l’ordinanza, lo scorso fine settimana è stato di nuovo un ambaradan. Ci sono arrivate chiamate, i residenti dicono che sono state chiamate le forze dell’ordine, ci hanno riferito che fino alle quattro di mattina è stato impossibile riposare. E in più ci sono state le solite “sorpresine” mattutine di quello che lasciano in giro le persone quando perdono il controllo. E per quanto ci dispiaccia, abbiamo deciso di fare quello che possiamo fare nell’immediato, cioè ripetere l’ordinanza di chiusura anticipata».
«I residenti», dice Visalli, «ci hanno chiesto di agire subito, senza attendere il passaggio della verifica al tavolo provinciale per l’ordine pubblico con il prefetto, che comunque faremo. Capiamo che i gestori non possano fare sempre i controllori, per cui invitiamo soprattutto i cittadini ad essere i controllori d sé stessi. Ma dobbiamo prendere atto che la situazione così non va e non possiamo che dare l’aiuto – perché noi lo consideriamo un aiuto – della limitazione dell’orario di apertura».
Una chiusura anticipata che, sottolinea Visalli, non è stata comunque accompagnata dallo spostamento della clientela fracassona in altre parti di Feltre: «Non ci è arrivata nessuna segnalazione da altre zone in cui si pensa potrebbero spostarsi le persone da via XXXI Ottobre. Se il baccano si fosse trasferito altrove sarebbero arrivate le chiamate ma non abbiamo nessuna rimostranza da altre zone».
