Arsiè. Erano in tre, tutti vestiti di scuro e hanno imperversato nella notte tra venerdì e sabato nella frazione di Rivai. Ladri in azione e carabinieri al lavoro per cercare di dare un volto ai responsabili dei furti in appartamento, il cui bottino è scarso, ma che hanno lasciato il segno tra i residenti e i villeggianti che da quelle parti posseggono una seconda casa.
I topi d’appartamento verso le 22.30 – 23, hanno prima preso di mira una villetta nella quale ci sono tre appartamenti, uno dei quali è stato messo a soqquadro, e poi alle 3.30 hanno cercato di entrare in un’altra abitazione, salvo essere messi precipitosamente in fuga dai cani dei proprietari che non appena hanno avvertito un rumore all’ingresso hanno iniziato ad abbaiare svegliando anche i padroni di casa.
BOTTINO SCARSO, SPAVENTO TANTO
A ritrorvarsi i ladri in casa, in piena notte, è stato Michele Casarin, residente nella zona di Montebelluna, che sta trascorrendo un paio di settimane di vacanza con la moglie e i figli nella casa acquistata ancora una decina di anni fa: «Sono riusciti a entrare sfruttando il fatto che avevo lasciato un pertugio sulla finestra. D’altra parte a Montebelluna siamo abituati a vivere con allarme installato e cani in casa. Qui sinceramente non ce l’aspettavamo. Una volta dentro hanno cercato di raggiungere la cucina, ma non ci sono riusciti perché i miei due pinscher hanno cominciato ad abbaiare scatenati. Mi sono svegliato e nel frattempo i ladri hanno arraffato una sacca di uno dei miei figli che era vicino l’ingresso. Non hanno avuto il tempo di rubare altro».
L’adrenalina è comunque schizzata a mille: «Mi sono precipitato fuori ma non ho visto nessuno», prosegue nel racconto Casarin, «ma ho visto l’erba pestata sul retro della mia abitazione, segno che i ladri hanno preso quella strada. Poi, curiosamente, dieci minuti dopo abbiamo sentito un’auto scendere in direzione Arsiè. Molto strano, perché di solito nessuno passa a quell’ora. Forse erano i ladri, chissà. Spero che le telecamere possano aiutare i carabinieri. Alla fine manca all’appello solo un paio di occhiali da sole di mio figlio. In compenso i ladri hanno perso altra refurtiva vicino alla mia casa, come un orologio che subito consegnato ai carabinieri. Dopo quanto accaduto dovrò cambiare le mie abitudini anche qui in vacanza».
VIA SANTA LIBERA
Poche centinaia di metri a valle i ladri hanno avuto campo libero in una villetta che in quel momento era vuota. Lì hanno colpito tra le 22,30 e le 23. Sabrina Lira racconta quanto accaduto: “Hanno suonato il campanello da mio fratello Christian che abita poco distante, lui è uscito a vedere e i ladri sono scappati. Erano in tre, tutti abbigliati di scuro. Mi ha chiamata per avvertirmi. A quel punto mi sono allontanata da casa per andare a recuperare i ragazzi ad Arsiè e quando sono tornata mi sono resa conto che erano entrati nel mio appartamento e in quello dei vicini. Da me hanno ribaltato armadi e cassetti, una sensazione molto spiacevole, anche se non mancano oggetti di valore”.
La dinamica degli eventi fa intuire che la banda, a dispetto dell’arrivo dei carabinieri sulla villetta di via Santa Libera per i rilievi, potrebbero essere rimasti nascosti, in attesa che il campo si liberasse per potere colpire nell’altra abitazione. La sensazione è che la banda stia battendo il Feltrino. Difficile capire se si tratta degli stessi autori che hanno forzato un furgone venerdì a Pedavena. Di sicuro i carabinieri di Feltre dovranno aumentare la soglia di attenzione in questo periodo ferragostano.
