Sono state installate nella galleria tra le vie Aquileia e Croce a Udine. Sfruttato il bando del Comune che finanzia parte della spesa
UDINE. Per incrementare la sicurezza sul territorio sono state installate sette videocamere lungo la galleria che unisce via Aquilea con via Benedetto Croce e che è di proprietà privata.
Gli abitanti degli stabili Libè e Aquileia, che la affiancano, esasperati dai continui episodi di microcriminalità, hanno infatti deciso di usufruire dell’ordinanza del Comune di Udine che fornisce un aiuto economico sia ai singoli cittadini sia ai condomìni che intendono installare videocamere di controllo nelle loro abitazioni.
L’opportunità è stata colta al volo dagli abitanti dei due edifici la cui galleria, nel tempo, è diventata luogo di spaccio di sostanze stupefacenti e di frequenti atti vandalici.
Il passaggio si affaccia su via Benedetto Croce che fa parte del quartiere delle magnolie, noto per le sue criticità proprio sul fronte della sicurezza e teatro di non poche situazioni che, a detta dei residenti e non solo, sono fonte di un crescente degrado.
«Frequento questa zona da trent’anni – afferma Fabrizio Bernetti –, perché mia moglie, Antonella Abramo, è titolare di due negozi all’interno della galleria.
Negli ultimi dieci anni questa è stata sede di continue situazioni di illegalità. La fioriera al suo ingresso è stata per esempio utilizzata, sotto i nostri occhi, come deposito per la droga, mentre la galleria, facile via di fuga da via Croce, è stata teatro di risse di ogni genere e furti. Per cercare di arginare il problema – continua – ho ritenuto di ricorrere alla videosorveglianza.
Mi sono adoperato in prima persona affinché venisse adottata e, con l’approvazione della maggioranza dei condòmini, abbiamo deciso di installarla, incentivati soprattutto dal bando del Comune che prevede un contributo del 60 per cento sulle spese sostenute».
Da quindici giorni, da quando sono attive le videocamere, già si notano i primi risultati. «Il miglioramento non è dovuto solo alle telecamere – prosegue Bernetti –, ma anche ai murales artistici, opera di riqualificazione finanziata dall’amministrazione comunale. Così si è reso il percorso più attrattivo, facilitando l’afflusso di nuove persone che hanno allontanato coloro che ne avevano fatto un luogo di microcriminalità. In questo senso non posso non ringraziare l’assessore alla cultura, Fabrizio Cigolot, e il sindaco Pietro Fontanini per la sensibilità dimostrata».
Affermazioni, le sue, condivise dalla moglie Antonella Abramo. «Il maggior traffico di pedoni a cui stiamo assistendo ha scoraggiato le azioni illegali rendendo quest’area più tranquilla e sicura – dice –. Le videocamere svolgono due funzioni fondamentali: aiutano a identificare chi ha compiuto un’azione criminosa e fanno da deterrente a chi intenda compierne».
La pensa così anche Gabriella Zangrando, residente nel condominio Aquileia, che ha aderito fin dall’inizio con entusiasmo all’iniziativa. I risultati, a suo dire, si sono visti già in due sole settimane: la situazione è decisamente migliorata e a beneficiarne sono stati tutti i condòmini. L’augurio, a questo punto, è che anche altri cittadini decidano di seguire il loro esempio, adottando un sistema di sicurezza che – conclude – potrebbe rivelarsi utile anche in altre aree problematiche della città.
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