TRIESTE Il comitato “La città ai cittadini” lancia un nuovo appello all’unità delle forze alternative al centrodestra, stavolta rivolgendosi direttamente al candidato sindaco del centrosinistra Francesco Russo, il quale vuole dialogare soprattutto con Adesso Trieste.
Ma salvo colpi di scena, il quadro non cambia: i principali sfidanti del sindaco uscente Roberto Dipiazza intendono correre da soli al primo turno, disattendendo così gli auspici del gruppo che – pur definendosi apartitico – da mesi preme per scongiurare l’ipotesi di una riconferma dell’attuale amministrazione e adesso investe Russo. «Chi vede solo il proprio ombelico continua a isolarsi, chi si dice aperto non fa inviti espliciti. Così aumenta la mezza Trieste che non vota», si legge in una nota de La città ai cittadini: «Tutti immaginano un secondo turno, dove contrattare l’appoggio, ma nel 2016 al ballottaggio aumentarono gli astenuti. E non è detto che stavolta ci si arrivi». Il testo definisce poi Russo come il «favorito» tra gli sfidanti di Dipiazza: «Sta dimostrando capacità organizzativa e qualità da politico di vecchia data ma gli manca un salto di qualità. Indossi i panni dello statista e vada a incontrare chi ha altre proposte. Perché non dire ai ragazzi di Adesso Trieste che si condivide quasi tutto del loro programma? Che le qualità personali di Alessandra Richetti (candidata sindaco del M5s) sarebbero utili in una nuova giunta? Che lo spreco di voti favorisce chi, dal punto di vista dei triestini che sognano il Territorio libero, “ci vendette” all’Italia?».
Secondo Russo «Punto Franco nasce proprio per realizzare ciò che questo appello propone: rivolgersi a chi è deluso dalla politica. Non ho mai smesso di confrontarmi con chi ha altre proposte: si vedrà da alcune delle prossime persone che presenteremo. Con Riccardo Laterza (candidato sindaco di At) e Richetti c’è un dialogo personale aperto: in particolare ad At ho ribadito che condividiamo una concezione di sicurezza sociale, attenzione a periferie, ecologia, città metropolitana transfrontaliera, potenziamento delle circoscrizioni». Così Laterza: «Noi non aumentiamo l’astensione, anzi. È giusto che ciascun elettore possa decidere chi lo rappresenta di più: il primo turno aiuterà a chiarire i pesi che andranno al governo della città. Viceversa, sarebbe mettere assieme tutto e il contrario di tutto. La città ai cittadini d’ora in poi potrebbe promuovere confronti tra candidati, per far emergere le differenze». Dipiazza vincente al primo turno? «Diversificare l’offerta politica è un modo per ritardare quel momento. Dopodiché deciderà la democrazia».
Per Richetti «ormai i giochi sono fatti. In questa fase non mi pare opportuno che ci mettiamo dietro a Russo: gli apparentamenti rischiano di essere visti negativamente dall’elettorato». —
