L’ampliamento dell’autostrada del Sole viaggia spedito, gli ultimi due lotti del tratto Grosseto-Siena della E78 – la Due mari Grosseto-Fano, la strada che deve collegare il Tirreno con l’Adriatico – sono “in panne”. Il succo è questo. Venerdì 30 luglio l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia ha inaugurato in pompa magna i cinque chilometri di terza corsia tra Firenze sud e Incisa Valdarno, mentre sul 4° lotto della Due Mari, appena 2,8 chilometri da Civitella Paganico a Lampugnano, in provincia di Grosseto, si accalcano in fila indiana i vacanzieri che dalla Toscana centrale vogliono raggiungere la Maremma.
Neppure la nomina del commissario straordinario per questa infrastruttura riesce a sbloccare i lavori.
LA PROMESSA DI AVVIO LAVORI
«La situazione è sconfortante e oramai sono quasi certa che non vedrò la conclusione dei lavori nemmeno entro la fine del mio secondo mandato amministrativo – commenta in preda alla frustrazione Alessandra Biondi, sindaca di Civitella Paganico – Secondo quanto ci avevano comunicato avrebbero dovuto aprire il cantiere entro l’estate, dopo che erano stati eseguiti alcuni lavori preliminari. Ma purtroppo non è successo niente e non abbiamo informazioni sullo stato di avanzamento della procedura». Eppure a settembre a Civitella, a una manciata di giorni dalle elezioni regionali, erano planati la ministra delle infrastrutture Paola De Micheli e i vertici Anas per tranquillizzare tutti. Anas e l’impresa esecutrice Rti Itinera Spa-Monaco Spa, nell’occasione, annunciavano di aver sottoscritto l’atto di consegna che completava l’iter di affidamento dell’appalto, propedeutico al concreto avvio dei lavori di ampliamento a quattro corsie del quarto lotto della strada statale 223 “di Paganico”. Si tratta di un lavoro nell’ambito del progetto di potenziamento dell’itinerario E78 Grosseto-Siena (e della complessiva Grosseto-Fano).
MENO DI TRE CHILOMETRI
I lavori previsti riguardano appena 2,8 chilometri di tracciato – una strozzatura a due corsie con otto viadotti (di cui 5 da realizzare ex novo e 3 esistenti da ammodernare) per una lunghezza complessiva di 1,8 chilometri, oltre a due gallerie, di cui una da realizzare e una da adeguare, per complessivi 550 metri – per un costo complessivo di 106 milioni di euro.
NULLA DI FATTO
A oggi le uniche opere realizzate sono i disboscamenti ai lati della carreggiata, le bonifiche ambientali e la stesura di alcuni cavidotti. «L’impressione netta – aggiunge Alessandra Biondi – è che da parte di Anas non ci sia dinamismo nel seguire questa vicenda», insomma che nelle stanze romane la realizzazione di questo piccolo tratto della Grosseto-Fano sia l’ultima delle preoccupazioni. Anche se l’ufficio stampa dell’azienda di Stato, Anas, si preoccupa di rassicurare: «Nell’ambito dei lavori del lotto 4° della E78 Grosseto-Siena – recita la nota laconica inviata a Il Tirreno– si sono rese necessarie delle modifiche al “Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo”, presentate al ministero per la Transizione Ecologica. Una volta ottenuta l’approvazione sarà possibile avviare i lavori principali previsti dal progetto, mentre sono state completate le attività di bonifica bellica e rimozione interferenze».
GALLERIA DIMENTICATA
Ma il quarto lotto della E-78 non è l’unico interventi ad essere in ritardo clamoroso, di cui si dovrebbe occupare il commissario straordinario Massimo Simonini, amministratore delegato di Anas nominato dal Governo ad so aprile per accelerare la realizzazione delle infrastrutture. La galleria di Casal di Pari chiusa dal 2015, infatti, è lì che attende venga aggiudicato l’appalto per ingenti opere di ristrutturazione (33,4 milioni). Dovrebbe succedere entro fine anno. Come entro la fine dell’anno dovrebbe essere pubblicato anche il bando di gara per individuare la ditta che concluderà i lavori sul lotto 9 della Grosseto-Fano: in questo caso parliamo di 11,8 chilometri per 180 milioni di spesa (già finanziata, altrimenti l’appalto non poteva essere indetto). Da Anas dicono che l’aggiudicazione dovrebbe essere più veloce del solito, salvo intoppi. Dovrebbe e salvo intoppi. Formula di rito che in passato ha preluso a ritardi biblici.
Rimane il fatto che per adeguare a quattro corsie i primi 49 chilometri dei 63,5 del tratto Grosseto-Siena, ci sono voluti vent’anni. Per gli ultimi 13,5 chilometri di questa strada di importanza europea (lotti 4 e 9) inutile azzardare previsioni. Non siamo al record negativo della Tirrenica (mai realizzata, salvo 12 chilometri da Civitavecchia a Tarquinia), ma l’andazzo è quello. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA