I resti, custoditi nella Basilica della Salute di Venezia, il 13 giugno torneranno in terraferma toccando i luoghi simbolo della lotta al Covid
VENEZIA. Dopo 369 anni, domani dalla Basilica della Salute la più grande reliquia di Sant’Antonio si ricongiungerà al corpo del Santo a Padova. Qui resterà fino al 20 giugno, prima di rientrare in laguna attraverso la Riviera del Brenta ed essere accolta con un corteo acqueo lungo il Canal Grande.
Oltre che per la celebrazione dei 1600 anni di Venezia, la “peregrinatio” della reliquia è anche un modo per unire le due province colpite dalla pandemia e di testimoniare la vicinanza agli ospedali del territorio che saranno coinvolti nel corteo. La devozione a Sant’Antonio di Padova a Venezia, città di cui è uno dei co-patroni, risale agli anni immediatamente successivi alla sua morte, avvenuta a 36 anni nel 1231.
La reliquia del santo venne trasferita a Venezia nel 1652 e da allora ininterrottamente, il 13 giugno di ogni anno, si svolge la celebrazione per sciogliere il voto. Il motivo di questo trasferimento nella basilica della Salute sta nella lunga ed estenuante guerra con l’Impero Ottomano.
Combattuta tra il 1645 e il 1669 in Dalmazia e nelle isole dell’Egeo, su proposta di Giovanni Grimani, che era stato podestà di Padova, nel 1651 la Serenissima fece voto a Sant’Antonio per chiedere la cessazione delle ostilità. Così, nella basilica della Salute in via di progettazione, si decise di realizzare un altare votivo al Santo.
E proprio la pala d’altare di Pietro Liberi rappresenta una allegoria di Venezia in forma di nobile donna con abiti dogali che, in ginocchio, prega il Santo di Padova di intervenire soccorrendo le navi da guerra veneziane. Fino agli anni ’50 del Novecento, per la festa di Sant’Antonio si realizzava un ponte votivo di barche per raggiungere più rapidamente la Basilica della Salute, allo stesso modo in cui tutt’oggi si fa il 21 novembre per la festa della Madonna della Salute. Il programma prevede per domenica la partenza della reliquia dalla Basilica della Salute alle 8 per arrivare alla Basilica del Santo a Padova alle 12, dove sarà accolta solennemente.
Alle 12,30 si svolgerà la Santa Messa presieduta dal Patriarca Francesco Moraglia. Sarà lo stesso Patriarca, insieme al Rettore della Basilica del Santo padre Oliviero Svanera e al rettore della Basilica della Salute don Fabrizio Favaro, ad accompagnare la reliquia di Sant’Antonio per tutto il percorso. Lungo il tragitto la reliquia sosterà all’ospedale dell’Angelo, alla parrocchia di S. Antonio a Marghera e al Covid hospital di Dolo.