[8] R. Federer b. M. Cilic 6-2 2-6 7-6(4) 6-2
Tutte le attese e le domande degli appassionati ruotano attorno alla domanda: “Ma in che condizioni è Federer?”. Dopo due turni a Parigi possiamo dire che non se la cava male: il fuoriclasse elvetico supera Marin Cilic per la decima volta su undici incontri con una notevole prova al servizio, che ha funzionato come ai bei tempi dopo che si era fatto rimontare un break di vantaggio nel terzo set. I primi due set infatti erano stati in precedenza speculari, con Roger che ha dominato il primo set in circa mezz’ora e Cilic che nel secondo ha restituito con gli interessi il favore con lo stesso punteggio.
Prima della chiusura del secondo set, c’è stato il tempo per l’evento di giornata: Federer ha preso un warning dal giudice di sedia Emmanuel Joseph perché non era pronto i risposta secondo i tempi di Cilic.
In realtà la dinamica è molto particolare: Cilic infatti è rapidissimo a posizionarti al servizio per poter avere il tempo di eseguire la sua routine con tantissimi palleggi prima della battuta, mentre Federer sta ancora prendendo l’asciugamano che con le nuove norme anti-Covid non può farsi passare dai raccattapalle. Il risultato è un Federer stizzito che comincia una discussione di diversi minuti in lingua francese con l’arbitro locale. Alla fine Cilic è persino imbarazzato dalla vicenda, anche se era stato lui per primo a segnalare in precedenza a Joseph i ritardi di Federer con l’asciugamano. Alla fine Federer ne prende atto e decide di non andare proprio a raccoglierlo per evitare altri problemi.
Al di là di questa nota curiosa, il tennis di Roger è piuttosto pulito sul lato del diritto e molto valido al servizio con la consueta abilità nel variare sia la prima che la seconda palla. Cilic è molto preciso invece dal lato del rovescio ma molto falloso sul lato destro. Il servizio è più potente ma molto meno preciso. La rottura dell’equilibrio sembra arrivare quando Federer si porta avanti 3-1 nel terzo e 0-40 con l’opportunità del doppio break. Si divora un recupero di smorzata a campo vuoto e nel giro di pochi minuti Cilic recupera non solo il game ma anche il break di ritardo. Cilic si porta avanti 4-3 e a quel punto comincia un vero e proprio dominio dei servizi fino al tie-break. Deciso per ironia della sorte da un unico mini-break: un doppio fallo del croato. Federer lo vince 7 punti a 4 e una volta avanti due set a uno può tirare un sospiro di sollievo.
Nel quarto set non si ha mai la sensazione che Cilic possa rientrare in partita e il break nel quarto gioco di fatto chiude ogni discorso. L’arzillo quarantenne affronterà il tedesco Koepfer al terzo turno, e per uno che secondo molti a Parigi non ci doveva nemmeno venire, si aprono prospettive decisamente interessanti – con Matteo Berrettini sullo sfondo.
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