L’ultima apparizione nel circuito maggiore di Carlos Alcaraz risale a Madrid. Da wild card, il talento spagnolo è arrivato al secondo turno dove ha racimolato appena tre game nello scontro generazionale con Rafael Nadal. Troppa l’emozione per il talento del 2003, che proprio alla Caja Magica ha festeggiato i 18 anni con la torta offerta dal direttore del torneo Feliciano Lopez. Prima del Masters 1000 nella capitale spagnola, il numero 114 del mondo si era spinto fino alla semifinale nell’ATP 250 di Marbella persa contro il più solido connazionale Munar. Dopo Madrid, Alcaraz si è preso una settimana di stop per recuperare al meglio da qualche acciacco che ne aveva anche limitato le prestazioni.
È tornato in pista in questa settimana, senza timore di sporcarsi le mani con la discesa al piano inferiore. Alcaraz infatti è protagonista nel tabellone del Challenger portoghese di Oerais 3, dove il seeding è comandato dal numero 71 del mondo Jiri Vesely. Al primo turno, l’allievo di Juan Carlos Ferrero ha lasciato appena tre game (6-0, 6-3) al giapponese Yasutaka Uchiyama che lo precede di una posizione in classifica. Prossimo ostacolo, il diciannovenne statunitense Brandon Nakashima. La trasferta portoghese vale in ogni caso da preparazione alle qualificazioni del Roland Garros, strada verso quello che potrebbe essere il secondo main draw di uno Slam della sua breve carriera. All’Australian Open, lo ricordiamo, risalendo dalle qualificazioni è diventato il primo 2003 capace di vincere una partita a livello Major (contro il non irresistibile olandese Van de Zandschulp, ma conta poco).
Per chi abbia manifestato sorpresa nel rivederlo sui campi dei Challenger, Alcaraz ha spiegato: “Non ho nessun problema a giocarli, anzi. Ho bisogno di risalire la classifica per riuscire a entrare nei tornei che contano direttamente nei tabelloni principali. Questo è un grande torneo, voglio vincerlo e sento di avere il livello per farlo“. Il circuito cadetto può essere la porta di servizio per entrare in top 100.