PISTOIA. Il Festival Blues dell'era Covid cambia pelle e si tinge di tricolore. Si chiamerà "Storytellers - Suoni d'autore", e parlerà esclusivamente italiano, la rassegna musicale che in mancanza della tradizionale kermesse internazionale di luglio animerà piazza Duomo per buona parte del mese – grazie anche all'impossibilità di organizzare la Giostra dell'Orso, che salta così per il secondo anno consecutivo – portando a Pistoia nomi importanti del panorama musicale italiano. Dal cantautorato d'autore, rappresentato dall'inossidabile Francesco De Gregori, al meglio della scena indie con i toscani Motta e Lucio Corsi, passando per il rock elettronico dei Subsonica a quello più raffinato e intimista di Diodato.
Dieci artisti per otto concerti aperti a mille persone, capienza massima prevista dall'attuale decretazione governativa in materia di contenimento della pandemia da Covid-19. Una scelta, quella dell'organizzatore Giovanni Tafuro, che si prefigge di esplorare i tanti rivoli stilistici della musica italiana fra tradizione e contaminazioni con le note d'oltreoceano, privilegiando però il linguaggio come colonna portante di un certo modo di fare musica.
Il programma è stato illustrato martedì 18 maggio in una conferenza stampa nella sala maggiore del palazzo comunale. Subito prima, il sindaco Alessandro Tomasi ha voluto ricordare Franco Battiato a poche ore dalla sua scomparsa. «Battiato ha segnato la mia vita come cantautore e intellettuale – ha esordito il primo cittadino – ero presente in piazza Duomo al suo concerto nel 2009».
Pistoia quindi non perde quel legame con la musica che strinse nel lontano 1980 con la prima edizione del Pistoia Blues, quella che portò all'ombra del campanile di San Zeno artisti del calibro di B.B. King, Pino Daniele e molti altri. «Portare la grande musica e il festival blues nella “pietrosa” Pistoia, come la definiva Bigongiari, fu una grande sfida antropologica e culturale – ha ricordato lo storico Giorgio Petracchi, intervenuto in rappresentanza di Chiantibanca, sponsor unico della manifestazione – un'irruzione di suoni acuti e laceranti nella “città del silenzio” di dannunziana memoria, un'invasione colorata e multiculturale in una comunità identitaria come la nostra».
Ad aprire le danze giovedì 8 luglio sarà Fulminacci, giovane ed eclettico cantautore che spazia tra canzone d’autore tradizionale, rock e accenni di hip hop. Venerdì 9 spazio alla storica band torinese dei Subsonica, uno dei prodotti migliori degli anni novanta italiani. Il 10 luglio sarà la volta di Motta e Lucio Corsi, due artisti toscani in piena ascesa.
L’11 luglio toccherà a Ghemon, cantautore e rapper campano che pesca a piene mani dal soul e dall'R&B. Lunedì 12 luglio sul palco salirà Francesco De Gregori, uno degli artisti più rappresentativi della scena cantautorale italiana di tutti i tempi. Il 13 luglio è in programma la serata più black della rassegna con Venerus e Frah Quintale, due figure di spicco del soul e dell’hip hop cantautorale italiano. Mercoledì 14 luglio si esibirà il sardo Iosonouncane, considerato uno dei cantautori italiani più ispirati della scena indie italiana anni Duemila. A chiudere, il 15 luglio, sarà Diodato, vincitore di Sanremo 2020. —
