Cavalieri senza cavallo e ora anche senza spada. E così simili in tutto (o quasi) alle sempre più numerose Dame. La parità di genere avanza anche in Vaticano e non risparmia neppure l’Ordine del Santo Sepolcro, che tanta parte ancora riveste nell’immaginario collettivo dei cattolici. E non solo, se pensiamo che la stessa istituzione garantisce la sussistenza in Terra Santa di scuole, dispensari, orfanotrofi, consultori e seminari per un costo annuo di 14 milioni di dollari. Tanto attiva, dunque, quanto antica. I documenti datano, infatti, l’Ordine al 1336. Ma la tradizione la fa risalire alla Prima crociata, quella – per intenderci – bandita da Pietro l’Eremita e vittoriosamente condotta da Goffredo da Buglione.
Ma le mode, si sa, non guardano in faccia a nessuno e la Chiesa, soprattutto al tempo di Bergoglio, più che ristorare lo spirito in attesa dell’Aldilà, ha scelto di piegarsi allo spirito del tempo accettandone tic e tendenze. Compresa, ovviamente, quella che pretende di rimuovere qualsiasi segno o simbolo si rivelasse in grado di marcare una differenza tra uomo e donna. «Maschio e femmina Dio li creò», è scritto nella Genesi. Ma teologi e sapienti del nuovo corso invitano a non impiccarsi alle parole. Presto anche la Bibbia diventerà una reliquia, magari soppiantata da un’autobiografia di Greta Thunberg o dall’ultima canzone di Fedez. Figurasi perciò se poteva resistere l’idea di continuare ad usare una spada nella cerimonia d’investitura dei nuovi Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
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E così, seguendo la road map tracciata da Papa Francesco, il cardinale Fernando Filoni – che dell’Ordine è il Gran Maestro – ha ordinato di lasciarla nel fodero. Nobile, ancorché scontata, la motivazione: evitare di discriminare le 10mila Dame (i Cavalieri ammontano a 20mila) ammesse nell’Ordine con diverso rito. Probabile persino che le destinatarie della gentile concessione non ne sapessero niente. E che la rimozione dello spadone rientri in una più vasta strategia per tenere a freno la Chiesa del Nord-Europa che proprio sui temi di genere si avvia a consumare un nuovo scisma. Lo sapete? La Curia tedesca vuole aprire il sacerdozio alle donne, cancellare il celibato per i preti e benedire le coppie omosessuali. Come a dire che ormai non c’è più religione. Figuriamoci una spada.
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