Nuova bordata di Rousseau ai vertici pentastellati. Che hanno rinnegato la purezza originaria. Diventati poltronisti e carrieristi. Ancora una volta il Blog delle Stelle strapazza la nomenklatura grillina. E si inventa una rubrica ‘ad hoc’ per ‘ricordare’ ai distratti i paletti invalicabili del movimento. Un monito a non dimenticare. E farsi un esame di coscienza.
Non a caso – anticipa l’associazione presieduta da Casaleggio junior – oltre mille persone negli ultimi venti giorni si sono disiscritte dal Movimento 5 Stelle. Un tema caldissimo per la guerra in corso sulla ‘proprietà’ del tesseramento, per ora custodito gelosamente nel forziere della piattaforma Rousseau.
LEGGI ANCHE
Gli iscritti non sono un pacco postale, incalza Enrica Sabatini socia dell’associazione. Che attacca la ‘rabbiosa pressione mediatica” messa in campo per ottenere l’elenco degli iscritti. “La preoccupazione di vedere violati i propri diritti, ha spinto tantissimi iscritti a rivolgersi a noi per essere tutelati”, puntializza la Sabatini. “Da una parte un’ondata di messaggi di iscritti che ci hanno chiesto di non consentire il trasferimento dei propri dati a persone non legittimate. E, dall’altra, in meno di 20 giorni oltre mille persone hanno deciso di disiscriversi dal Movimento 5 stelle. E di impedire che i propri dati vengano consegnati, contro la loro volontà, a soggetti terzi. Queste preoccupanti reazioni ci portano a ribadire, ancora una volta, la nostra posizione”.
Casaleggio non si muove di un centimetro. Il movimento non ha alcun diritto sugli iscritti non avendo un capo politico né un rappresentante legale.
“Con la rubrica ‘Blog History‘ vogliamo combattere il fenomeno della cosiddetta ‘amnesia selettiva politica‘. Ricordando le battaglie raccontate nel corso degli anni su questo Blog”, si legge sul blog dell’associazione presieduta da Casaleggio junior. “Oggi vi proponiamo un articolo riguardante il limite dei due mandati, pubblicato il 5 gennaio 2012”.
“Il Movimento 5 Stelle è fatto da cittadini. Non da eletti ed elettori. Qualche eletto non lo ha forse capito. Ci si candida per spirito civico, per attuare un programma, non per presenzialismo, per carriera politica. L’eletto è importante, come tutti, ma non necessario, è il terminale di una rete”, si legge nel vecchio post di Beppe Grillo riproposto oggi sul Blog.
“Il limite massimo dei due mandati, qualunque sia il tipo di mandato, da consigliere o da deputato, vale per tutti. Inoltre chi è stato eletto non può lasciare il suo incarico per candidarsi altrove. Queste regole sono chiare e lo sono state dall’inizio. Qualcuno può non essere d’accordo, ma in quel caso può candidarsi in un partito. Non nel Movimento 5 Stelle. L’ho già scritto, ma lo ripeto ancora una volta per chiarezza. Il Movimento 5 Stelle non è un partito, non ci sono, né ci dovranno essere leaderini, ma solo cittadini”, scriveva nel 2012 il garante pentastellato.
L'articolo Emorragia grillina, in mille stracciano la tessera. Casaleggio: «Gli iscritti non sono pacchi postali» sembra essere il primo su Secolo d'Italia.