Nel calendario delle riaperture, che a partire da domani vede il progressivo allentamento delle restrizioni per bar, ristoranti, piscine, palestre e centri commerciali, la voce «discoteche» non c’è. «Serve gradualità», si è limitato a commentare il presidente del consiglio Draghi a margine delle decisioni adottate dalla cabina di regia che di sfatto sbloccheranno l’Italia nelle settimane a venire.
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Oggi, a riaccendere un minimo di speranza per i gestori dei locali, è intervenuto il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. «Utilizzare il green pass per accedere in discoteca o nelle sale da ballo potrebbe essere l'unica via di fuga rispetto a una indefinita situazione che rischia di essere devastante» ha dichiarato il ministro, che alla presentazione del rapporto sulla ristorazione 2020 di Fipe Confcommercio ha spiegato come, pur essendo contrario in linea generale al «certificato verde», questo «possa andare bene in alcune situazioni». Discoteche e sale da ballo, appunto. Il concetto sul quale batte il ministro é la «certezza»: «Il governo ha cercato di prendere decisioni che permettessero di dare una prospettiva all'attività imprenditoriale».
Le dichiarazioni di Giorgetti seguono la promessa del leader della Lega, Matteo Salvini: «La Lega non molla, useremo i prossimi giorni per continuare a chiedere più coraggio nelle scelte e provare ad anticipare le riaperture».
«ll settore delle discoteche e degli altri locali dell'intrattenimento è allo stremo», ha dichiarato il presidente della Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici Filippo Grassi. «Per questo abbiamo scritto una lettera al Comitato tecnico scientifico, per chiedere un incontro urgente al fine di approfondire le linee di indirizzo che si intendono adottare per il settore, comparto fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese».