Buoni affari per i fiori. Mercato che si sposta verso l’elettrico Peraga: «Nel lockdown benissimo le consegne a domicilio»
ivrea
Il confinamento nelle case degli ultimi mesi ha cambiato il modo di vivere l’ambiente domestico. Innumerevoli famiglie hanno intrapreso progetti di abbellimento e trasformazione degli spazi sia all’interno che all’esterno delle abitazioni.
È un dato statistico assodato che le attività commerciali legate a vario titolo al bricolage (come le ferramenta, rimaste sempre aperte anche in periodo di lockdown) hanno patito meno di altri la crisi commerciale, anzi, spesso e volentieri hanno migliorato i propri bilanci sfruttando la massiccia vendita di materiali utili per il classico “fai da te” .
«Il lockdown ha fatto germogliare la voglia di creare o anche di ripensare a orti e giardini, piantando fiori e ortaggi anche in vasi su balconi e terrazze», dice Gianni Peraga titolare del Peraga Garden Center a Mercenasco: «Gli acquisiti per il giardino sono cresciuti, ma sono quelli per gli orti che hanno avuto un’impennata. Siamo pionieri del bio giardinaggio e siamo focalizzati nella vendita di macchine a propulsione elettrica, che hanno un impatto ambientale ridotto e richiedono manutenzioni minime. In maggio lanceremo un nuovo modello di trattore che ha un’autonomia di 12.000 metri quadrati».
Alessia Peraga, figlia di Gianni e attiva nell’impresa di famiglia, rileva un punto di forza dell’azienda: «Durante i lockdown la vendita online e le consegne a domicilio, attraverso una rete che copre l’Italia e l’intera Europa, sono state fondamentali. La zona gialla ha ora dato via libera alla voglia di effettuare acquisti importanti, spesso anche d’impulso».
A Settimo Vittone Davide Prola, titolare di Verde Bosco, svolge l’attività di giardiniere e di rivenditore di attrezzature per giardino e per l’olivicoltura. «Il mio lavoro non ha subito cambiamenti, essendo la maggioranza dei nostri committenti appartenenti al settore pubblico - afferma - È nelle vendite del negozio che il fermo si è fatto sentire nei mesi di chiusura. La gente ha teso a risparmiare, non volendo intraprendere, neppure in prima persona, lavori all’esterno».
Prola segue una direzione precisa: «Sono orientato verso la scelta green e per questo vendo solamente macchine per il giardino a batteria. Mi piacerebbe un giorno offrire un servizio di manutenzione anche per quelle a scoppio per approfittare di questi contatti col cliente ed invogliarlo a passare alla nuova tecnologia». Il vivaio Millefoglie piante e Giardini ad Ivrea è specializzato in erbacee perenni e graminacee. Filippo Alossa, titolare, mette in luce due aspetti: «Abbiamo una clientela che viene anche da lontano e questo ci ha penalizzati durante i lockdown. Abbiamo quindi iniziato a produrre fiori recisi che consegnavamo a domicilio ed era bello constatare come rincuorassero coloro che li ricevevano». Alossa prosegue: «È stato un anno economicamente difficile per l’assenza delle mostre di giardinaggio. Stiamo progettando corsi in questa materia e ci piacerebbe anche offrire la nostra location per attività culturali». Un ultimo pensiero: «Sta crescendo l’attenzione per piante e giardini perché il giardino è un piacere, un luogo da vivere. La parola chiave per noi è “relazione”, che sottintende un rapporto volto a comprendere i cicli naturali e alla condivisione di un luogo con il prossimo. Le chiusure hanno consolidato la percezione dello spazio verde come una ricchezza che infonde benessere fisico e psicologico». —