Ennesima impresa per l’istruttore e guida alpina compiuta insieme al compagno di arrampicata veronese Tondini
MANTOVA. Un’altra impresa per Lorenzo D’Addario, scalatore e alpinista mantovano, nonché guida alpina e anima del Lupi Climbing di Levata di Curtatone.
Insieme al veronese Nicola Tondini, D’Addario ha aperto una nuova via lungo le ripide pareti di roccia calcarea di Castel Presina, sul Monte Cimo in Val d’Adige (Verona). Circa 200 metri di scalata dalla difficoltà molto alta (grado 8A+), compiuta partendo dal basso e con tutte le incognite e le ulteriori difficoltà date dalla mancanza di una via già segnata con le relative protezioni. «L’apertura di una nuova via è sempre una bella soddisfazione - conferma D’Addario -.
La difficoltà era molto alta e la scalata ha richiesto grande attenzione e concentrazione da parte nostra, perché c’erano passaggi molto lunghi e complicati da affrontare». La nuova via è stata battezzata “Castello errante” proprio per scelta di Lorenzo D’Addario. «Diciamo che è una dedica alla mia squadra dei Lupi Climbing Team - spiega - loro sono la mia prima essenza dell’essere guida e per me trasmettere a loro l’amore per la montagna è vitale. Il nome deriva da un film d’animazione, “Il castello errante di Howl” di Hayao Miyazaki, che abbiamo guardato insieme durante un camp di arrampicata sulle Dolomiti». L’apertura della “Castello errante” è arrivata a poca distanza da altre due ascese degne di nota compiute dalla coppia D’Addario-Tondini, come la via “Sturm und drang”, sempre sul Castel Presina, e l’ascesa invernale in giornata della “Dulcis in fundo”, sulla nord-ovest della Torre Alleghe nel gruppo del Civetta.
C’è da scommettere che, da qui fino all'inizio della stagione invernale, i due metteranno in cantiere nuove imprese.