Spinto, anzi tirato a intervenire sul nuovo caso che, partito da uno scontro nella procura di Milano, coinvolge il Consiglio superiore della magistratura, il presidente della Repubblica fa sapere che è inutile chiedere un suo pronunciamento. «Della vicenda – ricordano dal Quirinale – si stanno infatti occupando ben quattro procure. Ogni ulteriore intervento si configurerebbe come un’indebita interferenza nelle indagini in corso». A maggior ragione adesso che si intravede uno scontro sulle competenze, dato che il sostituto procuratore di Milano … Continua
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