Dopo 50 giorni di vincoli rigidi la regione si prepara a ripartire Giunta orientata a non emanare altre ordinanze restrittive
Prima una telefonata informale tra il presidente della Regione Massimiliano Fedriga e il ministro Roberto Speranza. Poi, in serata, l’ordinanza ufficiale che definisce i colori dei territori. Il Friuli Venezia Giulia ritorna da lunedì 26 aprile in zona gialla, la svolta resa possibile dalla diminuzione dei contagi, con l’Rt, l’indice di contagio, sceso a 0,61.
Sono passati una cinquantina di giorni dall’ultima volta in giallo, ma con non poche differenze rispetto ai mesi precedenti. Il governo Draghi ha infatti varato una stagione di riaperture prudenti, in particolare per bar e ristoranti che sì, riapriranno al pubblico anche per pranzi e cene (con attenzione al coprifuoco ribadito alle 22), ma solo se dispongono di spazi e tavoli all’aperto. Confermati invece l’asporto (ma rimane vietato sostare davanti ai locali) e la consegna a domicilio. Quanto alla consumazione, il decreto la prevede «al tavolo ed esclusivamente all’aperto» e sembrerebbe dunque escludere il servizio al banco (ne riferiamo a sinistra). La Regione, che già aveva inserito l’obbligo di caffè e tramezzino da seduti, a partire dalle 11, nelle precedenti ordinanze emanate dalla presidenza, è quindi intenzionata a non intervenire con ulteriori limitazioni.
In zona gialla le altre ripartenze riguardano cinema e teatri, con spettatori pure al chiuso fino al 50% della capienza in sala e un massimo di 500 persone, mentre all’aperto si potrà salire a mille. E poi gli sport di squadra e di contatto, anche amatoriali, calcetto compreso. Con mascherina indossata e distanziamento interpersonale si potrà inoltre ritornare a visitare musei, gallerie e parchi archeologici, solo su prenotazione nel fine settimana. Quanto agli spostamenti, non servirà più l’autocertificazione all’interno del territorio regionale e in altre regioni gialle e si potrà andare in visita a parenti e amici in quattro persone, più eventuali figli o persone disabili. In agenda anche le lezioni in presenza per almeno il 70% degli studenti delle superiori (con l’invito della Regione a salire al 100% per prime e quinte) e, «prioritariamente», per gli universitari, fermi restando i limiti fissati nelle aule. Fondamentale sarà il senso di responsabilità dei cittadini, perché ogni venerdì la cabina di regia analizzerà i numeri della pandemia e cambiamenti di colore non sono ovviamente esclusi.
Il Fvg, da quattro settimane consecutive, viaggia con un trend al ribasso e ieri la Regione ha registrato non più di 124 positivi di giornata con un’incidenza sul totale dei tamponi (5.797) del 2,14% e sulle persone sottoposte per la prima volta al test del 12,13%. Ad aver contratto il virus 104.049 cittadini, di cui 49.799 in provincia di Udine (+37), 20.216 a Trieste (+38), 20.207 a Pordenone (+24), 12.676 a Gorizia (+24) e 1.151 di fuori regione (+1). I decessi (dieci sulle 24 ore) salgono a 3.645, di cui 772 a Trieste e 278 a Gorizia (+4). Gli ospedalizzati Covid sono 40 nelle terapie intensive (-3) e 319 (stabili) nelle aree mediche. I totalmente guariti sono 86.564 (+246), i clinicamente guariti 5.209 (-7), gli isolamenti 8.272 (-122).