Desio, 18 aprile 2021 – Al PalaBancoDesio va in scena un testa a testa drammatico tra due squadre provenienti da vittorie fondamentali nella propria rincorsa alla salvezza.
L’Acqua San Bernardo Cantù ha ritrovato vita con il blitz in casa della Germani Brescia nel turno infrasettimanale. Dal canto suo, la UnaHotels si è imposta contro la Openjobmetis Varese nello scorso week-end. Non poteva che decidersi sul filo di lana un confronto dalla pressione e dal peso specifico così alto. Considerando anche che si sfidavano le due peggiori squadre del campionato dal punto di vista della produzione offensiva.
Infatti, come da attese, la partita non è stata esattamente un inno allo spettacolo. Entrambe non hanno brillato per fluidità offensiva e, specialmente nella ripresa, hanno finito per abusare delle iniziative in proprio degli esterni. Con il match che ha assunto via via le sembianze di una sparatoria.
Una contesa che ha vissuto di parziali nei suoi momenti clou. Stappata dal 13-0 Cantù, a cavallo tra la fine del secondo quarto e l’inizio del terzo. Coincidente con il momento in cui Frank Gaines si è acceso, prendendosi l’attacco di Cantù. Mentre Jaime Smith arrancava dietro le fiammate di un Brandon Taylor scatenato e fiancheggiato da un Brynton Lemar ispirato, almeno nella prima metà di gara.
Andrea Pecchia è un altro fattore per i padroni di casa grazie alla sua esplosività dal palleggio, eccessiva per le gambe di un Petteri Koponen in grande difficoltà. E’ così che arriva un altro break canturino (7-0), che sembra poter essere la svolta definitiva. Con la squadra di Coach Piero Bucchi a chiudere sopra di 8 al 30′.
Proprio il finlandese, però, trova il modo di dare una inversione di marcia alla propria serata e sale in cattedra in apertura di quarto periodo. Prima con due triple consecutive, poi con l’assist per il taglio di Justin Johnson. Tutto da rifare per i biancoblu, che vanno nel pallone e vengono sovrastati a rimbalzo. Proprio le seconde opportunità in attacco saranno una chiave determinante per i ragazzi di Coach Attilio Caja.
Saranno 6 sulle 14 totali nell’ultima frazione di gioco. 4 garantite da un monumentale Frank Elegar da 10 punti, 11 rimbalzi e 2 stoppate. L’inerzia è ribaltata, ma Cantù ha un ultimo moto di orgoglio e si affaccia alla volata finale con le triple di Maarten Leunen e Jazz Johnson.
La carta vincente, però, la pesca dal mazzo Brandon Taylor, che corona una serata da prim’attore con il canestro e fallo a 3.6″ dalla sirena. Subito da un Jordan Bayehe ingenuo almeno in un paio di circostanze nel finale. L’ultima preghiera è una forzatura di Frank Gaines, che attacca l’intera difesa di Reggio Emilia schierata alla ricerca del suo floater di mano sinistra. Corto sul ferro per l’esplosione di gioia della panchina reggiana, entrata in campo per festeggiare una salvezza ormai a un passo.
Con due vittorie in più di Cantù e altrettante partite ancora da giocare. Solo la differenza canestri negativa nel doppio confronto impedisce ai biancorossi la certezza aritmetica del traguardo raggiunto. Psicodramma in casa Cantù, che vede lo spettro retrocessione farsi incombente. Fortitudo Bologna e Brescia i bersagli più vicini. A una vittoria di distanza. Il tempo stringe. La partita contro la Fortitudo di settimana prossima sarà praticamente un dentro o fuori. 40 minuti drammatici. Da vivere in apnea.
Acqua San Bernardo Cantù-UnaHotels Reggio Emilia 71-72
Sala stampa
Piero Bucchi
“Chiaramente sono molto dispiaciuto per il finale di gara e per la sconfitta. Si tratta di un’altra partita persa di un soffio, quindi il rammarico è tanto. Tuttavia, finché non sarà la matematica a condannarci, noi daremo tutto noi stessi. Mancano due partite, contro Fortitudo Bologna e Dinamo Sassari, non ci resta che dare il massimo, non c’è tanto da girarci intorno. Oggi abbiamo pagato la nostra inesperienza, nell’ultimo quarto è mancata un pizzico di esperienza, questo è evidente. Potevamo e dovevamo gestire meglio il risultato nei minuti finali“
Attilio Caja
Le pagelle
Frank Gaines 6: Si presenta solamente a fine primo tempo. Però è praticamente l’attacco di Cantù. Intorno a lui troppo poco. Non esente da critiche per la qualità delle scelte. Il finale di partita lo respinge, ma almeno ci mette la faccia
Donte Thomas 5,5: Protagonista nell’avviare il parziale che riporta Cantù a contatto nel secondo quarto. E’ sostanzialmente l’unico highlight della sua serata
Jaime Smith 4,5: Assente ingiustificato in una partita nella quale si segna la targa di Brandon Taylor nella metà campo difensiva
Gabriele Procida 5: La stoppata su Baldi Rossi è il manifesto delle sue potenzialità. Però soffre anche l’esperienza del capitano della UnaHotels, finendo per raccogliere solamente 8 minuti
Maarten Leunen 6,5: L’inizio partita è da urlo. Lascia il palcoscenico a Gaines e Pecchia nella parte centrale, prima dell’ultimo graffio negli ultimi due minuti. E’ uomo da momenti ormai. Ha poco da rimproverarsi
Jazz Johnson 5,5: Non si nasconde mai rispetto alle responsabilità. Concede troppo nella sua metà campo
Jordan Bayehe 4: Una delle serate più complicate della stagione. In una partita quasi da dentro o fuori per la stagione di Cantù. Elegar lo sovrasta
Andrea Pecchia 7: Il più efficace tra i suoi. Fa valere la propria potenza dal palleggio al cospetto di Koponen
Ivica Radic 6,5: Porta sostanza a rimbalzo, tutto ciò di cui Cantù ha bisogno. Non è nemmeno facile fare il centro in una squadra con esterni che mandano il pallone dentro l’area saltuariamente. Avrebbe meritato più di 11 minuti oggi
Brynton Lemar 6: Non esente da errori pacchiani. Nel primo tempo è caldissimo e lo dimostra fin dalle sue prime iniziative. Nella ripresa sparisce e torna l’oggetto misterioso di tante uscite con questa maglia
Petteri Koponen 5,5: Il cugino spompato del Koponen infallibile visto contro Varese, per tre quarti. Nel quarto decisivo, però, ha una reazione d’orgoglio e dimostra perchè ha avuto una carriera europea di tutto rispetto
Leonardo Candi 5: Netto passo indietro rispetto alla partita contro Varese
Filippo Baldi Rossi 6: Mette la sua esperienza al servizio della squadra
Brandon Taylor 7,5: Attacca il ferro con facilità irrisoria, affondando i suoi colpi nella tenera difesa brianzola. Qualche errore di troppo dal perimetro, ma metta la firma sul canestro della salvezza, in attesa dell’ufficialità. Tanto basta
Frank Elegar 7,5: Monumentale. Canta e porta la croce nella lotta sotto canestro per tutta la partita. I suoi rimbalzi offensivi sono il segreto mal celato della rimonta reggiana nell’ultimo quarto
Justin Johnson 6,5: Si accende a sprazzi. Con quel corpo potrebbe incidere di più, ma il suo lavoro a rimbalzo è fondamentale
Tomas Kyzlink 4: Dov’è finita l’intraprendenza di inizio stagione?
Foto: Facebook Pallacanestro Cantù
Francesco Sacco
@sacco941
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