Dopo sei mesi lo sblocco deciso in seguito ad un calo delle infezioni e dei decessi nel Paese. Ma Lubiana e altre tre regioni rimangono ancora blindate
LUBIANA. Otto regioni slovene su dodici hanno riaperto da oggi, 19 aprile, caffè e i ristoranti all'aperto. La riapertura, che arriva dopo sei mesi di stop, è giunta in seguito ad un calo delle infezioni e dei decessi da coronavirus nel Paese.
Dall'inizio della pandemia nel marzo 2020, caffè e ristoranti hanno dovuto chiudere per un totale di otto mesi e rimangono ancora chiusi in quattro delle dodici regioni slovene, compresa la capitale Lubiana, dove i tassi di infezione rimangono elevati. Riaperte invece le strutture delle regioni dell’Obalno-kraška e della Goriška, ossia del Litorale e del Goriziano sloveno. Bar e ristoranti potranno rimanere aperti dalle 7 alle 19.
Anche le misure di distanziamento sociale sono ancora in vigore. I tavoli dovranno essere mantenuti ad almeno 3 metri di distanza e potranno ospitare almeno 4 persone. Vigerà l’obbligo della mascherina da parte del personale che avrà l’obbligo del tampone settimanale.
Una chiusura parziale di 11 giorni durante la Pasqua ha contribuito a mantenere basso il numero di infezioni con la variante britannica, ora dominante, ha detto la scorsa settimana Tjaša Zohar Cretnik, il capo del National Health Laboratory.
All'inizio di aprile la Slovenia ha riaperto negozi, industrie di servizi e scuole. A partire dal 19 aprile, sono nuovamente consentite manifestazioni fino a un massimo di 100 partecipanti dopo che la Corte costituzionale ha stabilito che il divieto violava il diritto alla libertà di espressione.
La Slovenia ha registrato più di 4.160 morti dall'inizio della pandemia, rendendolo uno dei paesi più colpiti nell'Unione europea in termini di popolazione, con 200 morti ogni 100.000 abitanti.